La sospensione dei vaccini AstraZeneca in via precauzionale, per come si sono accavallati gli eventi negli ultimi giorni, ancora una volta ci induce a riflettere sui ritardi e sui limiti enormi dell’Europa. Gli Stati membri andavano in ordine sparso già da giorni, fino alle scelte di oggi pomeriggio di Germania, Francia e Italia e ora attendiamo rapidissimamente che sia fatta chiarezza, al 100%, dalle Agenzie per il Farmaco europea e italiana. Se l’idea e la speranza di fondo erano di uscire dalla pandemia con una Europa politicamente rafforzata la gestione degli acquisti, dei controlli, delle somministrazioni e della comunicazione sui vaccini (AstraZeneca soprattutto ma non solo) finora ci ha portato in un’altra direzione. Ne prendo atto a malincuore e immagino che anche su questo versante il nuovo governo nazionale saprà dimostrare più incisività del precedente: ho piena fiducia, per questo, nel nostro leader Matteo Salvini e nei ministri della Lega. Benissimo ha fatto Salvini a rimarcare che “salute e lavoro sono l’emergenza” e se l’Europa ha fallito sulla fornitura dei vaccini ora dobbiamo incessantemente lavorare per altre forniture e per produrli in Italia in modo da essere indipendenti nel prossimo futuro. Condivido e sostengo pure il presidente della Regione, Nello Musumeci, secondo cui “gli hub vaccinali siciliani, approntati per garantire migliaia di somministrazioni giornaliere, sono pronti alla riconversione delle dosi AstraZeneca bloccate”; del resto non potremmo fare altrimenti né potremmo continuare a chiedere ai cittadini di farsi vaccinare su base volontaria se non riuscissimo a offrire loro le garanzie scientifiche, l’autorevolezza politica e le corrette e complete informazioni che meritano.
Vaccini, Minardo (Lega): “ritardi e limiti enormi dell’Europa”
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