venerdì, Novembre 22, 2024
HomeEconomiaSprofonda l’export in Sicilia nel 2020, Pace (Unioncamere Sicilia): “Dati sconfortanti che...

Sprofonda l’export in Sicilia nel 2020, Pace (Unioncamere Sicilia): “Dati sconfortanti che ci allarmano”

L’emergenza sanitaria collegata al Covid-19 fa sprofondare l’export siciliano che già nel 2019 aveva fatto registrare dati allarmanti con -14%. I dati negativi si replicano anche nel 2020 con una flessione del -24,25% e anche quest’anno va evidenziata una pesante caduta di coke e prodotti petroliferi raffinati (-39,90%); computer, apparecchi elettronici e ottici (-14,8%); giù anche articoli farmaceutici e prodotti chimico-medicinali e botanici (-26,41%), metalli di base (-23,72%), altre attività manifatturiere (-28,66%), altri minerali da cave (-28,90%), legno e prodotti in legno  (-34,67%). In caduta libera, prodotti di attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (-87,23%) e prodotto di attività dei servizi di informazione e comunicazione (-94,65%). Hanno fatto da traino all’economia dell’Isola nel 2020 mezzi di trasporto (+116,79%), prodotti di attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (+79,29%), apparecchi elettrici (+19,47%). I dati sono dell’Osservatorio di Unioncamere Sicilia sull’andamento del commercio estero durante l’anno scorso.

Analizzando i numeri relativi all’export delle province si nota un balzo di +245,53%  su Caltanissetta, dove le variazioni positive sono determinate soprattutto dal boom di prodotti chimici, dal legno e prodotti di carta e stampa, da pesca ed acquacoltura e da pc e apparecchi elettronici. In terreno leggermente positivo anche Palermo, +23,47%, Ragusa e Trapani. Segnali negativi da Siracusa – 39,66%, Enna – 32,37%, Catania – 13,14%, ma anche Agrigento e Messina.

Con riferimento all’export della Sicilia per area geografica si registrano flessioni, sempre rispetto al 2019, nei vari continenti: -24,62% in Europa; -43,78% in Africa settentrionale; – 23,27% in America settentrionale;– 35,13% in Medio Oriente; – 21,91% in America centro-meridionale; – 51,29% in Oceania e altri territori; – 38,98% in Asia centrale. Unico dato positivo gli altri paesi africani con +41,21%. Nella classifica dei paesi collegata all’export della Sicilia le flessioni maggiori rispetto al 2019 riguardano la Francia – 10,25%; Stati Uniti -24,19%, Spagna -10,52%, -61,94% in Croazia; Algeria – 71,90%; Tunisia – 21,80%. Il dato della Croazia considera una caduta di esportazioni relative a prodotti petroliferi, alimentari, bevande e tabacco, macchinari, prodotti chimici, metalli di base, mezzi di trasporto, apparecchi elettrici e prodotti pesca e acquacoltura.

“Dopo un anno di emergenza sanitaria con la pandemia che ha condizionato ogni aspetto della nostra vita, non potevamo che attenderci questi dati negativi anche sul fronte delle esportazioni – spiega il presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace – il dato del 2020 è una ulteriore mazzata non solo per l’export ma per l’intera economia siciliana. La mancata esportazione di una grossa percentuale di prodotti petroliferi, chimici, alimentari e apparecchi elettronici ha determinato un andamento fortemente negativo. Da mesi chiediamo attenzione per le imprese al governo nazionale, ma anche a quello regionale, la nostra economia ogni giorno rischia di collassare sempre di più”, conclude Pace. Area degli allegati

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

- Advertisment -

ULTIME NEWS