In questo momento di grande incertezza la Sicilia continua a scommettere sul futuro e su sé stessa. Ambasciatori di questa scelta coraggiosa due grandi realtà del territorio: la Scuola di cucina Chef con la Coppola e Barone di Villagrande.
L’idea è quella di avvicinare i partecipanti del corso chef professionale a quelle che sono le realtà del territorio. Appuntamento per gli allievi della scuola giovedì 25 febbraio 2021 presso Barone di Villagrande, per “sfidarsi” a suon di piatti e immaginazione. Una gara a tutti gli effetti che vede in giuria nomi eccellenti della ristorazione siciliana come: Seby Sorbello, Mario Casu, Vittorio Caruso, chef della cantina Villagrande, e Marco Nicolosi proprietario dell’Azienda.
L’idea degli Chef con la Coppola, Giuseppe Torrisi, Giuseppe Raciti, Simone Strano e Giovanni Grasso è da sempre stata quella di dare vita a una scuola dove non si insegnassero solamente le basi della cucina ma l’amore verso una professione fatta di passione, studio e a volte anche di sacrifici. «Durante quest’ultimo anno abbiamo dovuto adeguarci a un cambiamento che nessuno avrebbe mai immaginato- racconta Peppe Torrisi – non è stato facile portare avanti gli impegni presi, alcuni sono rimasti sospesi aspettando il tempo per ripartire».
«Credo che questo sia stato il corso più lungo di tutta la nostra carriera – fa eco Giovanni Grasso – tra chiusure, aperture e lockdown abbiamo dovuto sospendere le lezioni. Non potevamo farle online, avrebbero perso il lato migliore del corso, il contatto umano e la reciprocità delle idee che solo di presenza possono nascere e che fanno di uno chef, un grande chef».
«Volevamo chiudere in bellezza ringraziando i nostri allievi per la pazienza ma soprattutto la costanza che hanno dimostrato, abbiamo voluto fare le cose in grande. Una specie di inno alla speranza, come per dire che il futuro può riservarci qualcosa di bello – dice Peppe Raciti – abbiamo pensato a un menù d’eccezione che incontri i vini di Barone di Villagrande, per un’esperienza nel mondo vinicolo a 360 gradi».
Una scommessa in pieno stile siciliano, che strizza l’occhio a una nuova visione di vivere il territorio creando sinergie e partecipazione attraverso collaborazioni trasversali che sappiano esaltare la Sicilia in ogni sua forma.
«Ci è venuto naturale chiedere l’appoggio di un’azienda come quella di Barone di Villagrande che da sempre opera nel rispetto della territorialità riuscendo a dare vita a ottimi vini e a un modello imprenditoriale eccellente – racconta Simone Strano chef della scuola di cucina – l’idea di poter accompagnare i corsisti ad avere prontezza delle dinamiche quotidiane si racchiude nella nostra filosofia. Cerchiamo di offrire gli strumenti necessari per favorire l’inserimento consapevole nel mondo del lavoro. Entrare in contatto con queste realtà è un motivo di crescita per i nostri ragazzi e per noi stessi, perché quando ami quello che fai hai sempre sete di conoscenza e non finisci mai di imparare!».
Un approccio al quale Barone di Villagrande ci ha abituato nell’ultimo periodo, tante sono state le collaborazioni portate avanti con successo da una cantina proiettata al futuro, avanguardista ma allo stesso tempo in grado di tenere ben salde le redini di una tradizione che la contraddistingue.
«Quando gli Chef ci hanno chiesto di poter ospitare la giornata finale del corso presso la nostra azienda siamo stati entusiasti. I partecipanti affronteranno numerose sfide in cui destreggiarsi e una giuria d’eccezione decreterà il vincitore. Questo nuovo modo di concepire le collaborazioni, di creare rete e sinergie non può che portare a una crescita per tutti- racconta Marco Nicolosi, enologo e proprietario della cantina- e con tutti, intendo non solo le singole realtà che decidono di collaborare, ma la Sicilia intera e in questo caso l’Etna. È un modo per ricominciare, noi riapriremo il 6 marzo pronti a nuove sfide».
Un modello che sta prendendo sempre più piede anche nella nostra Isola, spesso troppo avvezza all’individualismo; un cambio di rotta che nell’ultimo periodo offre speranza e una nuova visione con cui colorare il futuro.
Un doppio appuntamento, “una collaborazione a 4 mani”, un “investimento” sui giovani e sul futuro che ha come cuore pulsante uno dei settori che in questo momento subisce maggiormente questo clima di incertezza.