Uscirebbe fuori anche uno spaccato delle elezioni amministrative dalle intercettazioni dell’inchiesta per corruzione denominata “Mare Monstrum”. Si tratterebbe dell’intesa sancita tra Mimmo Fazio e Mimmo Turano, leader dell’UDC in provincia nonché parlamentare all’Ars ed ex collega di Fazio, che è stato sospeso dalla carica di deputato per effetto della legge Severino. L’accordo politico sarebbe stato indotto dall’armatore Ettore Morace.
Fazio, al quale sono stati confermati gli arresti domiciliari, è ancora in corsa per la carica di sindaco con quattro liste civiche ed una quinta “UDC –Trapani Tua”. Turano inoltre è stato designato assessore da Fazio. L’ordinanza di custodia cautelare racconterebbe di una intesa politica nata sotto impulso dell’allora amministratore delegato di Liberty Lines, che avrebbe operato affinché il consenso elettorale “coagulato” attorno al deputato regionale di Alcamo finisse “a disposizione” di Fazio in ottica dell’ 11 giugno. Sarebbe stata una telefonata intercettata tra Fazio e la moglie a rivelarlo: lei gli avrebbe chiesto se corrispondessero al vero le notizie di stampa di un accordo con Turano e lui avrebbe risposto: “si è messo in mezzo Ettore”.
Per il Gip di Trapani tra Fazio e l’imprenditore ci sarebbe un rapporto “simbiotico”. Ed è proprio l’episodio legato a Turano che, secondo il giudice, denoterebbe quale sia “il livello di profonda influenza” esercitato dall’imprenditore sull’ex sindaco di Trapani.