martedì, Novembre 26, 2024
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Finanziaria regionale, da Attiva Sicilia proposte ambientali per adeguamento europeo e per Piano di ripresa e resilienza

Palmeri: “Puntiamo, attraverso l’uso intelligente dell’ambiente, a creare percorsi virtuosi al fine di redistribuire ricchezza”

Un articolo di soli tre commi da inserire nella finanziaria regionale, con l’obiettivo di creare le condizioni per potere utilizzare i fondi europei favorendo agricoltura e famiglie. Presentarsi con le ‘carte a posto’ chiudendo le infrazioni che costano tanto ai siciliani, predisporre il sistema per l’immediata attuazione dei Regolamenti Europei che sono il viatico per i Fondi del Next generatione EU. Gli emendamenti, elaborati da Attiva Sicilia, prima firmataria la deputata regionale Valentina Palmeri, puntano da un lato alla valorizzazione dell’economia, nel solco che ‘Ecologia è Economia’, che è lo spirito guida dell’azione europea. 

Il primo comma riguarda la tutela delle acque e, in particolare, prevede di favorire un sistema di riuso delle acque reflue depurate, anche per procedere verso la chiusura delle procedure di infrazione dovute alle inadempienze alla direttiva europea in merito. Un adeguamento che riporti l’acqua come risorsa per l’agricoltura e che tuteli il mare e l’economia che ruota intorno a questo: mare pulito è il motore del turismo estivo. Per questo le autorizzazioni allo scarico dovranno prevedere modalità per il riuso delle acque reflue depurate e per il ravvenamento in falda. 

Nel secondo si affronta la questione della desertificazione dei suoli e quella dei rifiuti organici attraverso un piano che preveda l’individuazione delle aree a rischio di desertificazione; l’uso, in queste aree, di compost di qualità garantita – anche in ottica di raggiungimento degli obiettivi imposti dalle norme di economia circolare sul riutilizzo della materia – dando anche la possibilità di ridurre le tasse ai cittadini qualora questo compost, invece di essere portato in discarica, trovi utilizzo sui terreni agricoli. Inoltre si punta alla rigenerazione delle zone desertificate da vari fattori ambientali anche attraverso l’impianto di specie vegetali mediterranee e idonee, che sono il cuore del paesaggio siciliano, altra occasione per creare reddito. 

La creazione di catasti comunali degli incendi è un’altro punto del comma, che prevede che la Regione riporti, nelle carte operative delle aree a rischio incendio e desertificazione, i dati catastali georeferenziati dell’Agenzia delle entrate in modo da produrre la base operativa per la produzione dei singoli catasti comunali delle aree percorse da incendio e interessate dalla desertificazione. Senza tale strumento non si potrebbero attuare gli interventi per ripristinare i luoghi devastati o restituire capacità produttiva ai terreni.

Infine, il terzo comma vuole assolvere agli impegni di Parigi in materia di contrasto ai cambiamenti climatici e di obblighi di decarbonizzazione, puntando sulla redistribuzione di reddito alle famiglie, che diventerebbero imprese di se stesse autoproducendosi l’energia necessaria. Per questo è previsto che il Piano regionale energetico persegua l’obiettivo dell’autosufficienza energetica per ogni nucleo familiare. 

“L’obiettivo di questi emendamenti alla legge finanziaria regionale – spiega Valentina Palmeri – è quello di aprire la strada al miglior utilizzo delle ingenti risorse del piano Next Generation EU, meglio noto come Recovery Fund. Il 37% delle risorse assegnate all’Italia deve finanziare investimenti green, continua Palmeri, questo articolo è solo l’ouverture di una visione più completa condivisa anche da altre forze e che vede nei ddl per l’agroecologia, per l’economia circolare, ma anche in quelli di altre forze politiche uno sforzo per disincagliare la Sicilia da ritardi atavici”.

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