Le misure restrittive di contrasto al Covid 19 hanno pesantemente colpito i consumi in generale e la ristorazione in modo particolare con il settore che chiude l’anno con un pesante – 66, 8% registrato nel mese di dicembre rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il dato è stato diffuso dall’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e non food elaborato da Confimprese-EY che ha confrontato i dati del dicembre 2019 e dello stesso periodo del 2020.
Tra distanze da mantenere, chiusure serali, zone arancioni o rosse, i consumi in occasione del mese più mondano dell’anno sono stati notevolmente ridotti.
La ristorazione non è stata l’unica a soffrirne.Segno negativo anche per il settore dell’abbigliamento che chiude l’anno a -45% e per il non food che si ferma al -29,3%.
Il calo del settore della ristorazione si inserisce dunque in un calo generale dei consumi con il 2020 che fa segnare un complessivo -38,9% rispetto al 2019.
Nello specifico, il mese di dicembre ha fatto registare un -46,6% rispetto al 2019 anche se in ripresa rispetto ad un novembre ancora più difficile ( – 67,1% di novembre).
Ovviamente, limitati nelle uscite nelle possibilità di assembramento, molti consumatori hanno optato per gli acquisti on line che, lo scorso dicembre, hanno registrato un + 54, 9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Prima di allora, nel mese di novembre, l’e-commerce aveva raggiunto addirittura un picco di + 92, 6% rispetto allo stesso periodo del 2019.
In termini di territorio, la Sicilia registra un calo dei consumi del -41,8%
Come evidenzia, Confimprese-EY, tra le province siciliane Catania registra una perdita del -50,7%, seguita da Palermo -43,6%, Ragusa -43%, Agrigento -41%. Calo anche nel trapanese ( -30,5%,)Messina ( -28,9%) e Siracusa -24%.