“Ho appreso dalla stampa che l’on. Nino Minardo è stato nominato da Salvini a guidare la Lega in Sicilia e ho visto che i giornalisti che hanno riportato l’evento hanno tenuto a sottolineare che con questa scelta veniva posto fine al mandato esercitato dal Senatore lombardo Candiani, cosa che sembra ponesse qualche imbarazzo – dichiara Andrea Piraino, Presidente di Unità Siciliana – Le Api- Detta così, potrebbe sembrare che l’autonomia dei siciliani che aderiscono alla Lega venga garantita, ma mi permetto di dare un consiglio non richiesto al neo segretario leghista: cerchi di convincere Salvini a fare funzionare la democrazia interna, tenendo un congresso regionale, e in quella sede si faccia eleggere, solo cosi potrebbe ottenere una qualche autonomia politica eventualmente difendibile.
Senza un mandato democratico degli iscritti Minardo potrebbe, invece, fare la fine del suo omologo calabrese il quale, essendo attualmente Presidente-reggente della Regione a causa della morte di Jole Santelli, nei giorni scorsi si è dovuto opportunamente distrarre per evitare di firmare, assieme a tutti i Presidenti delle regioni meridionali, una lettera al Governo nella quale si chiede di porre fine al furto delle regioni del nord nei riguardi di quelle del sud nella spesa sanitaria.
Comprendo la posizione difficile del vicepresidente calabrese, ma, a mio avviso, se si vuole rappresentare veramente il mezzogiorno, bisogna prendere posizione.
Probabilmente l’on Nino Minardo l’avrebbe firmata questa lettera anche a rischio di essere cacciato e per evitare questo gli consiglio una legittimazione democratica: potrebbe servire, almeno per difendersi.
Capisco che parlare di democrazia nei partiti è divenuta una oscenità, ma non è una pratica difficile e lo dimostra quello che stiamo facendo noi di Unità Siciliana, dunque il mio suggerimento, anche se non richiesto, è sincero e guarda agli interessi della Sicilia. “