Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto, B.N. le iniziali, nato a Erice nel 1981, “resosi responsabile dei reati di tentato omicidio, maltrattamenti in famiglia, minacce e violazione di domicilio”.
I fatti risalgono allo scorso 15 febbraio, quando una pattuglia della Polizia si è imbattuta nel giovane, in palese stato di agitazione. Pochi istanti dopo, la Sala Operativa della Questura ha allertato gli stessi agenti riguardo ad una lite in famiglia. Giunti sul posto, gli operatori hanno appreso dalla vittima che il proprio figlio, B.N., l’aveva in precedenza aggredita, afferrandola per il collo e minacciandola di morte.
La madre ha inoltre rivelato che il figlio aveva indirizzato le proprie morbose e pericolose attenzioni anche nei confronti di un’altra ragazza che, sentita dalle forze dell’ordine, ha confermato le minacce.
Pertanto- si legge in una nota diramata dalla Questura- considerati i gravi elementi di colpevolezza e l’elevato tasso di pericolosità manifestato dal B.N., l’Autorità giudiziaria, nel condividere la ricostruzione dei singoli episodi fornita dagli operatori di polizia, ne ha disposto la custodia cautelare presso il carcere di San Giuliano.