Batteranno le zone più impervie della Sicilia, controlleranno palmo a palmo il territorio per stanare i latitanti, non tralasciando alcun anfratto anche per prevenire e reprimere i reati nelle zone rurali. Questo è il compito dei “cacciatori di Sicilia”, i carabinieri specializzati nella ricerca dei latitanti e ovviamente, sopratutto di Matteo Messina Denaro, il boss di Castelvatrano, che è in cima alla lista dei ricercati. La cerimonia istituzionale che ne ha sancito l’arrivo si è svolta nella base di Sigonella dell’Aeronautica Militare e vi hanno partecipato i ministri della Difesa Roberta Pinotti e dell’Interno, Marco Minniti accompagnati dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano e del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette. L’esperienza dello “squadrone” militare maturata sia in Sardegna che in Calabria nella ricerca dei banditi della Barbagia e dell’Aspromonte, organizzati e specializzati nei sequestri di persona, tornerà utile anche per la ricerca dei latitanti di Cosa Nostra.