Dopo gli otto anni di Presidenza, nel suo ultimo discorso Barack Obama dichiarò: “Abbiamo lasciato un’America migliore” pronunciando, in vista del futuro degli Stati Uniti d’America, queste parole a Chicago, la città dalla quale prese il via la sua vicenda politica presidenziale, con l’ottimismo e la speranza che ha avviato il cammino al primo Presidente di colore degli Stati Uniti e così con lo stesso ottimismo ha chiuso il suo discorso con la fatidica frase “Yes we can!”.
Nel 2017 Francesco Guadagnuolo ha omaggiato, con una mostra itinerante, l’uscita dopo otto anni, di Barack Obama dalla Presidenza americana.
Oggi con l’elezione di Joe Biden, Guadagnuolo omaggia il nuovo Presidente dal titolo: “Silenzio Tempo Concluso” – È il momento di consegne- l’orologio con le sue lancette ha segnato i quattro anni del tempo passato, sarebbe quella di immaginare che Biden desidererà perfino di trasportare l’orologio posteriormente e di recuperare da dove si era interrotto il governo Obama per imprimere e costruire un tempo futuro migliore. L’opera dell’artista ci vuole indicare le consegne da parte di Obama a Biden che era stato il suo Vice alla Casa Bianca, diventato adesso il nuovo Presidente degli Stati Uniti. È la speranza, la chiave di lettura di quest’opera, la speranza quale vitalità rigeneratrice di una Nazione nel divario di uno stallo sociale e culturale.
L’origine di Joe Biden è l’Irlanda della città di Ballina, mentre i nonni della First Lady Jill Jacobs (Giacoppo) erano originari di Gesso in provincia di Messina. L’artista siciliano, che conosce gli Stati Uniti per i suoi continui soggiorni, in quest’opera dedicata al Presidente Biden, propone una rassegna che descrive la vita americana dopo il tragico 11 Settembre 2001 con tutte le sue icone e i suoi simboli.
Guadagnuolo, artista di grosso spessore internazionale, opera tra Roma, Parigi e New York, sempre sensibile agli equilibri di pace nel mondo è un reale difensore da quando è stato artista al Senato dell’Intergruppo Parlamentare del Giubileo realizzando opere come “Il Debito Estero”– verso una nuova solidarietà mondiale esposta permanentemente nella prestigiosa Sala dell’ECOSOC del Palazzo di Vetro di New York, così da essere insignito nel 2010 dal titolo di Ambasciatore di Pace dell’Universal Peace Federation – ONG accreditata con “Special Consultative Status” presso il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) delle Nazioni Unite.