Alla Lotta Compagni, Socialisti di Sicilia Uniamoci ! E’ il grido di Emilio Manaò Portavoce del progetto del neo movimento culturale politico : “Sicilia Vince – Socialisti di Sicilia”.
“E l’ora di ritornare alla lotta di classe, contro l’imperialismo massonico dominante, che ci affligge e ci opprime tenendoci in galera in casa nostra”, sostiene Manaò”, che afferma anche : “il frutto del lavoro a chi lavorerà e da sempre motto socialista, la Sicilia ha bisogno di una nuova ventata di rinnovato socialismo alla Siciliana .
Prendiamo a riferimento con una nuova rinnovata proposta i Fasci Siciliani dei Lavoratori di Giuseppe De Felice Giuffrida e con nuova enfasi legati alla realtà moderna, abbiamo pensato di rilanciare una nuova ondata di Socialismo di cui la Sicilia a bisogno, dando nome al progetto ‘Sicilia Vince – Socialisti di Sicilia”, come risposta alla nascente Democrazia Cristiana di Sicilia con cui siamo disponibili anche a creare un’asse, un dialogo, fermo restando una ripartenza che guardi ai lavoratori, alle proprie categorie, al riscatto, alla lotta contro ogni tipo di oppressione, alla riconquista della libertà, del diritto di opinione, della difesa del prodotto locale, delle tradizioni e della Religione .
Nostra intenzione è quella di alzare la voce a partire dagli interessi dell’agricoltura e della pesca.
I lavoratori Agricoli, i Pescatori sono dimenticati !!
Noi vogliamo il lancio di un grande piano agricolo, vogliamo che la vendita dei nostri prodotti sia garantita e tutelata, vogliamo, vogliamo, abbiamo un programma e pretendiamo che le istituzioni nazionali, europee e regionali ci ascoltino.
Il nostro principio di partecipazione e’ la democrazia diretta e partecipativa.
La nostra voce, deve essere e vuole essere quella del popolo e di ogni movimento che si riconosca in questa nuova proposta di unità socialista siciliana, una unità che garantisca una Sicilia Vincente che fugga dai vari socialismi di facciata; quei socialismi che ormai si sono persi nei meandri del complottismo e del collaborazionismo con il nemico imperialista di cui ogni movimento politico che si compone nei palazzi romani ormai è parte integrante.
I palazzi romani si sono dimenticati degli interessi legittimi del Popolo e Noi glieli ricorderemo, innalzando l’asticella dei nostri ideali e dei nostri valori, per una Sicilia libera dalle grinfie dei colonialisti che hanno causato nelle nostra terra, morte e disperazione;
ripartendo nella nostra lotta anche dai valori imprescindibili dell’autonomia e dell’applicazione statutaria della Regione Siciliana, provando a ragionare per l’autodeterminazione del Popolo Siciliano stesso, per una indipendenza possibile e costruibile che sappia passare però socialisticamente e democraticamente, dall’applicazione autonomista che dobbiamo conquistare attraverso, come detto una rinnovata lotta politica di classe”.