Tempo di bilanci per la Sicilia del vino. Vinitaly 2024 ha chiuso i battenti ed è stata, a detta di tutti, un’edizione assolutamente positiva sia in termini di partecipazione sia di qualità degli incontri realizzati. Posizionato nel cuore del Padiglione 2 allo Stand G84, il Consorzio ha celebrato durante le quattro giornate di fiera l’immenso patrimonio enologico siciliano con una serie di iniziative esclusive, approfondimenti culturali e masterclass che hanno registrato grandissima adesione oltre che interesse e curiosità. Antonio Rallo, Presidente del Consorzio, esprime grande soddisfazione per il successo della manifestazione: “Vinitaly rappresenta sempre l’evento del vino italiano per eccellenza e anche quest’anno si è rivelata una vetrina straordinaria per i nostri vini, attirando l’attenzione di buyer, operatori del settore, importatori e stampa specializzata. Il sentimento generale che si è respirato è stato sicuramente positivo e di grande fermento, elemento che in questo momento congiunturale complesso ribadisce come ancora una volta l’Italia del vino c’è e ha voglia di dire la sua. Anche in questa edizione il padiglione Sicilia è stato molto animato durante i numerosi eventi organizzati, confermando ancora una volta il nostro impegno nella promozione delle eccellenze siciliane.” In particolare le tematiche affrontate da parte del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia quest’anno sono state legate alla ricerca, nucleo pulsante e centro di investimento per il Consorzio che ad oggi porta avanti tre progetti di studio e innovazione: Progetto BI.Vi.Si nel contesto del quale si è tenuta una degustazione di vini sperimentali da varietà reliquia recentemente riscoperti e vinificati, il progetto “Vigneto Sicilia”, dedicato alla conservazione della biodiversità varietale e il progetto “V.I.S.T.A. (Valorizzazione Innovativa e Sostenibile dei Terroir delle varietà Autoctone) Lucido”, attraverso il quale il Consorzio ha voluto impegnarsi in qualità di capofila e coordinatore di progetto, a sostegno del vitigno, creando un polo di co-progettazione pubblico-privato volto a generare un arricchimento dei territori coinvolti e un aumento di competitività per le aziende che vi lavorano. Oltre ai temi legati alla ricerca, il Consorzio ha proposto una serie di appuntamenti dedicati ai vitigni più rappresentativi dell’isola – ovvero Nero D’Avola, Grillo e Lucido – a cui hanno preso parte giornalisti, sommelier e appassionati. Un approfondimento particolare si è avuto relativamente al Grillo, vero e proprio fenomeno di successo, di cui sono stati esposti i dati Nielsen per quando riguarda i mercati. L’analisi ha evidenziato come il consumo di Grillo abbia raggiunto il massimo storico nelle vendite di Grillo, superando addirittura i numeri del 2019. Da un lato, secondo quanto è emerso, si tratta di un segnale di resilienza nel mercato seguito poi da veri e propri picchi di crescita. Infatti, nel 2023 il Grillo ha registrato aumenti del 20% a volume, del 19% a valore per quel che riguarda il mercato italiano e del 15% nei totali confezionati rispetto all’anno precedente. «Valori – sottolinea il Consorzio – mai raggiunti in passato. Una crescita che ribadisce il ruolo di ambasciatore del Grillo del territorio e dei vini Sicilia Doc nel mondo», ha sottolineato il presidente Rallo, ricordando come tra le oltre 70 varietà autoctone della regione, questo bianco emerga come simbolo del crescente prestigio dei vini Doc Sicilia.
CONSORZIO DI TUTELA VINI DOC SICILIA
Il Consorzio di tutela vini DOC Sicilia (siciliadoc.wine) prende vita nel 2012, con l’obiettivo di rappresentare il vino del territorio siciliano e promuovere la denominazione DOC Sicilia, con azioni mirate alla crescita della visibilità di un marchio simbolo del Made in Italy e alla tutela e vigilanza a difesa del consumatore e dei produttori. Quasi 8.000 viticoltori e circa 500 imbottigliatori sono promotori della Denominazione di Origine Controllata, un riconoscimento utile a rappresentarli ma anche a valorizzare e salvaguardare la produzione vinicola dell’isola.