venerdì, Novembre 22, 2024
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Aci Castello: Lele Vannoli “Racconti e curiosità sul cinema italiano”Aci Castello:

Si svolgerà il prossimo sabato 20 aprile, nella suggestiva cornice del Castello Normanno di Aci Castello, alle ore 10:30, l’incontro con Lele Vannoli dal tema “Racconti e curiosità sul cinema italiano”, durante il quale l’attore parlerà della sua carriera, delle sue più importanti interpretazioni – tra cui quella nell’ultimo successo di Paola Cortellesi “C’è ancora domani” –raccontando anche interessanti aneddoti legati alla sua professione.

L’evento è patrocinato dal Comune di Aci Castello, con la partecipazione di Innovabiz, azienda specializzata nel fornire competenze professionali, consulenze personalizzate e soluzioni mirate per le imprese.

L’evento sarà presentato da Giovanni Calì, Direttore Sportivo della Nazionale del Cuore Attori e Cantanti, di cui Lele Vannoli fa parte e che prossimamente sarà impegnata in un ricco calendario di eventi.

Per partecipare all’evento è gradita la conferma, così da predisporre i pass per l’accesso al Castello Normanno.

Con preghiera di partecipazione, stampa e diffusione

PRESENTAZIONE LELE VANNOLI

Una filmografia lunghissima. Per citarne solo alcuni: “Il grande cocomero”, per la regia di Francesca Archibugi; “Ferie d’agosto”, “Ovosodo” e “Un altro ferragosto” di Paolo Virzì; “Vesna va veloce” di Carlo Mazzacurati; “Zora la vampira” di Manetti Bros;“La banda” di Claudio Fragasso; “Moschettieri del re – La penultima missione” di Giovanni Veronesi, al fianco di Rocco Papaleo, Valerio Mastandrea e Pierfrancesco Favino, e l’ultimo successo di Paola Cortellesi “C’è ancora domani”. 

Famoso anche nel piccolo schermo dove ha partecipato – tra gli altri – alle serie Tv “Braccialetti rossi”, “I liceali”, “Ognuno è perfetto”, “Squadra antimafia – Palermo oggi”, “Immaturi”, “L’ultimo padrino” e “Nassiriya – Per non dimenticare” e ai film tv “La luna rubata” e “Crazy for Football – Matti per il calcio”, con Sergio Castellitto e Max Tortora. 

Non solo film, ma anche numerosi videoclip, tra cui: “Quelli che benpensano” di Frankie hi-nrg mc, “La descrizione di un attimo”dei Tiromancino, “Uno in più” degli 883, “Gino e l’alfetta”, “La paranza” e “Tutti matti” di Daniele Silvestri e l’ultimo singolo,appena uscito, degli Otto Ohm “Che palle!”.

Possiamo definirlo “direattore artistico”, perché in effetti non è solo un attore: è un artista poliedrico, un amante dell’arte; è stato talent scout di molti famosi cantanti, quasi in maniera inconsapevole. Ma soprattutto è una persona umile e centrata: parlando con lui si assapora il concetto di arte come passione e amore per il bello, come capacità di trasmettere emozioni e messaggi.

Le prime orme nel mondo dello spettacolo le ha mosse «come Diego Abatantuono, Libero Di Rienzo e altri, nascendo come tecnico teatrale – racconta Lele – nella compagnia “Società per attori”, fondata da Giovanni Lombardo Radice, direttore artistico del teatro romano “La Cometa”, ho iniziato prima come facchino poi come aiuto macchinista, macchinista. Avevo solo 16 anni e, stando dietro le quinte, ho avuto la fortuna di fare da tecnico a grandi nomi dell’epoca come Paolo Panelli, Arnoldo Foà, Maurizio Micheli, Franca Valeri e molti altri. Con i primi soldi così guadagnati, ho iniziato a studiare alla scuola di teatro “La Scaletta”. Tutto questo tra l’87 e il ‘92. Nel 1992, ho girato il film di Francesca Archibugi “Il grande cocomero”, poi uscito nelle sale nel 1993. Da lì sono stato notato dai più grandi registi italiani e ho iniziato a muovermi nel mondo del cinema che, da allora, è diventato il mio lavoro». 

Lele Vannoli, oltre ai set cinematografici, si è dedicato a molto altro, tanto da poterlo definire “creattore” artistico e “ristorattore”.

«Nella scuola dove giravamo il film “Il grande cocomero”, nel quartiere San Lorenzo a Roma, i sotterranei sono stati ripuliti dalla produzione per girare alcune scene del film – racconta – visto il grande successo del film e il forte coinvolgimento del cast e del pubblico, ho avuto l’intuizione di dare seguito a questa emozione:proprio in quelle stanze usate come set, è nata così un’associazione di volontariato chiamata proprio “Il grande cocomero”, un centro di aggregazione per adolescenti in difficoltà, grazie a medici, infermieri, pazienti, coinvolti anche da Francesca Archibugi.

Per finanziare l’associazione – continua Lele – ho iniziato a fare concerti a sottoscrizione in vari spazi, tra cui il “Locale” dal 1993,cofondato da Alberto Molinari, Giorgio Baldi e Andrea Marotti, con il coinvolgimento di molti giovani attori e cantanti dell’epoca, che costituiranno poi la scena artistica romana del periodo (tra cui Daniele Silvestri, Edoardo Leo, Max Gazzé, Alex Britti, Niccolò Fabi, Sergio Cammariere, Federico Zampaglione, Tiromancino, Carmen Consoli, Subsonica, Bandabardò Frankie hi-nrg e altri).

Un decennio dopo, nel 2007, grazie a un amico, il regista Luigi Cecinelli, è nato a Monte dei Cocci il “Contestaccio”, locale underground innovativo a ingresso gratuito, aperto fino alle 5 del mattino, in cui proponevamo tre concerti live di musica originale. Su un parco attrezzato, dalle 3 alle 5 del mattino avvenivano jam session, supportate e sponsorizzate da Giuliano Sangiorgi, Federico Zampaglione e Daniele Silvestri e altri amici artisti che passavano da Roma e venivano a suonare là, tra cui Mannarino, Diodato e molti altri. Addirittura una sera è partita una jam session tra Giuliano Sangiorgi e i Metallica. Poi, dal 2013 al 2018 ho aperto il “Barattolo”, ristorante jar bar, vicino piazza San Pietro, in pieno Borgo Pio, in cui abbiamo offerto un nuovo tipo di somministrazione – il cibo in barattolo – esattamente come facevano le nonne quando preparavano il pranzo per andare al mare, mettendo pasta e spaghetti al tonno nei barattoli, per proteggerli dalla sabbia. Per questo ho ricevuto il premio “formule innovative” del Gambero Rosso. In seguito, ho deciso di propormi ai produttori in maniera diversa, ideando la “Barattolo Express”, fornendo pasti in barattolo per i set cinematografici».

Da anni ormai vive sull’isola di Favignana, da quando, accompagnando l’amico Daniele Silvestri che andava sull’isola in cerca d’ispirazione per il suo nuovo disco, ne rimase incantato.

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