Avviata una nuova missione di studio e ricerca per la conservazione e la valorizzazione della Nave Punica.
Il relitto, custodito nel Museo Archeologico Baglio Anselmi di Marsala, infatti, grazie al sostegno della Honor Frost Foundation of London, ha visto impegnati gli archeologi navali Pat Tanner (University of Southampton, Centre for Maritime Archaeology), specialista nel rilievo 3D e nella ricostruzione virtuale delle navi antiche, e Toby Jones (Newport Museum and Art Gallery), già curatore del progetto sulla nave mercantile del XV secolo rinvenuta nel fiume Usk di Newport (Galles, 2002).
Pat Tanner, nell’ambito del suo progetto di post-doc Archaeological Ship Deformation: the creation and analysis of digital engineering models of support structures (Università di Swansea, Galles) assieme alla tutor universitaria Xiaojun Yin, ha realizzato un nuovo rilievo in laser scanner della nave e della struttura che la sostiene per verificare eventuali cambiamenti o movimenti rispetto alla situazione monitorata nel 2019.
Toby Jones si è, invece, dedicato alla misurazione del livello di umidità dei legni punici, e ha installato nella sala ‘Honor Frost’ una serie di rilevatori per un costante monitoraggio di temperatura e umidità, ai fini della progettazione di un sistema di condizionamento il più possibile adeguato alla migliore conservazione della nave punica, bene archeologico di straordinaria importanza, rinvenuto dalla missione britannica diretta da Honor Frost (1971-1974), unico tra i relitti del Mediterraneo per le sue caratteristiche tecniche e la presenza di segni di carpenteria navale in alfabeto fenicio punico.
Grande soddisfazione al riguardo viene espressa dalla Direttrice del Parco, architetto Anna Occhipinti, che assieme al suo staff, e a nome della città di Marsala – che il 7 ottobre 2023 ha dedicato una giornata di studi all’archeologa subacquea Honor Frost, intitolandole la “via Isolato Egadi” che costeggia il Parco archeologico – rivolge un sentito ringraziamento alla Fondazione per il supporto dato.
La progettazione di alcuni necessari interventi conservativi sulla Nave Punica è stata avviata già a partire dal 2018, con delle analisi diagnostiche eseguite dal Centre Camille Juillian – CNRS di Aix Marseille (Direttore Giulia Boetto) e dallo spin-off ARC-NucleArt di Grenoble. A seguire, nel 2019, Pat Tanner ha eseguito il rilievo 3D del relitto, finalizzato alla conservazione digitale e alla valorizzazione; nel 2021 è stato organizzato il Convegno Internazionale dal titolo ‘La Nave punica di Lilibeo-Marsala, a cinquant’anni dalla scoperta’ cui ha fatto seguito l’intitolazione della Sala delle Navi ad Honor Elisabeth Frost; fu in quell’occasione che Pat Tanner ha mostrato che la struttura di sostegno del relitto ha subito una distorsione dall’asse originario corrispondente al dritto di poppa. Nel 2022 si è svolto il primo intervento conservativo di ‘emergenza’, realizzato con il sostegno della Fondazione britannica, dai due archeologi navali, Tanner e Jones, finalizzato a proteggere lo scafo della Nave punica dal contatto diretto con la struttura metallica che la sostiene, mediante l’inserimento di sottilissimi fogli di materiale inerte polimerico in tutti i punti di contatto tra il metallo e i legni antichi, e ad evitare il rischio di corrosione; al contempo si è intervenuto sulla struttura lignea per correggere la deformazione del fasciame in un punto cruciale di intersezione con un madiere. Infine, tra maggio e giugno del 2022, è stata realizzata la traduzione in lingua italiana della “immersione virtuale” pubblicata sul sito della Fondazione (https://www.cloudtour.tv/
“Abbiamo concordato assieme al team di studiosi – dice la Direttrice Occhipinti – sulla opportunità di risolvere alcune criticità rinvenute sul sistema di supporto del fasciame di tribordo, e presto gli esperti ritorneranno a Marsala per mettere in opera le soluzioni che insieme sono state individuate”.