UN CONVEGNO AL VINITALY PER RACCONTARE RISULTATI E OBIETTIVI DELLA FONDAZIONE SOStain
La sostenibilità va coltivata giorno dopo giorno per raccogliere i frutti sperati. Un po’ come avviene in vigna per ottenere vini di qualità. E per la Fondazione SOStain, dopo mesi di impegno e sacrifici, è tempo di raccolta.
Durante il prossimo Vinitaly è in programma un evento per raccontare i risultati raggiunti sia in termini di crescita degli associati e quindi di aziende che volontariamente hanno deciso di seguire e rispettare il protocollo di sostenibilità “SOStain”, sia di diminuzione dell’impatto ambientale grazie, per esempio, all’adozione della “Bottiglia 100% Sicilia” prodotta da O-I con vetro raccolto e riciclato sull’isola. Nonché, dal punto di vista della lotta alle disuguaglianze sociali per merito del progetto “EduSostain”, che, insieme alla Fondazione Umana Mente di Allianz, ha coinvolto in progetti di inserimento socio-lavorativo soggetti deboli e svantaggiati.
Lunedì 15 aprile, dalle 12,30 alle 13,30, nell’area istituzionale della Regione presente nel Padiglione Sicilia della fiera veronese, durante un convegno dal titolo “Il modello SOStain: presente e futuro della sostenibilità nella vitivinicoltura in Sicilia”, insieme ai partner della Fondazione, oltre agli obiettivi fin qui conseguiti, saranno illustrate tutte le nuove iniziative in cantiere per migliorare ancora di più le performance di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. A cominciare dall’avvio, proprio durante il Vinitaly, della raccolta dei tappi usati in collaborazione con Amorim Cork Italia e dal sostegno al Festival del Libro e della Lettura “La Via dei Librai”, che si terrà a Palermo a fine aprile. Con la Via dei Librai è stata avviata una collaborazione finalizzata a sostenere gli artigiani del libro, attraverso l’organizzazione di tre eventi in cui verrà presentato al pubblico un interessante abbinamento libro-vino. Per finire con il progetto “Comuni 100% Sicilia” in collaborazione con Sarco S.r.l. e ANCISicilia, l’associazione dei comuni italiani, per aumentare il riciclo del vetro e con la partnership in via di definizione conPlasticfree Onlus, un’associazione di volontariato che fa sensibilizzazione per combattere l’abuso di plastica e l’abbandono di rifiuti plastici. “La visione della Fondazione SOStain Sicilia è basata sulla condivisione a favore del Bene Comune” – dichiara il presidente Alberto Tasca –. È proprio questa visione che ha fatto sì che nel corso di questi anni si sviluppassero moltissime sinergie con numerosi attori – mondo della ricerca, ma anche altri settori produttivi – finalizzate a creare innovazione sul tema della sostenibilità, per alzare sempre più l’asticella, puntando all’eccellenza, in un percorso di miglioramento continuo finalizzato alla tutela del Pianeta e dunque della vita umana. Perché non è solo importante sapere come fare le cose, ma chiedersi sempre perché le si fa. Ecco perché SOStain è diventato oggi una sorta di stakeholder community, appartenente non a un produttore ma a tutti i portatori di interesse, collettività inclusa. Moltissimi sono i risultati raggiunti in questi anni a favore della collettività, che saremo felici di raccontare al pubblico di Vinitaly”.
SOStain è il programma di sostenibilità per la vitivinicoltura in Sicilia promosso, attraverso la creazione dell’omonima Fondazione, dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia. Sono 42 le aziende associate alla Fondazione, di cui 30 già certificate per un totale di 5.984 ettari e 21.655.363 bottiglie, che, nel corso del loro processo produttivo, condividono e applicano buone pratiche finalizzate alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e delle comunità in cui operano. A cominciare dalla scelta di una gestione sostenibile e di materiali ecocompatibili nel vigneto, di efficienza energetica in cantina, di bottiglie più leggere. Aziende che, grazie all’obbligo previsto dal disciplinare SOStain di rispettare anche il protocollo VIVA del Ministero dell’Ambiente,misurano e monitorano la loro impronta carbonica e idrica, nonché i residui di fitofarmaci nei propri vini, sottoponendosi poi al controllo da parte di enti di verifica accreditati per ottenere la certificazione.