Lo spettacolo, di Costanza Di Quattro, andrà in scena alle ore 21, e vedrà sul palco, insieme a Mario Incudine, Antonio Vasta al pianoforte e alla fisarmonica, per la regia di Pino Strabioli
Prosegue, al teatro Sant’Eugenio di piazza Europa 39/41 a Palermo, la prima edizione della Rassegna Contempo2024 – Musicisti Siciliani in scena con la Direzione artistica Pupella e di Alessandro Torcivia, il nuovo appuntamento è in programma giovedì 11 aprile, alle ore 21, e vedrà sul palco Mario Incudine con “Parlami d’amore – Quando la radio cantava la vita” spettacolo di Costanza Di Quattro, e con Antonio Vasta al pianoforte e alla fisarmonica per la regia di Pino Strabioli; suono, Pino Ricosta e scene di Paolo Previti. Produzione: Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con Asc Production e Teatro Donnafugata.
Unica data ed unica tappa a Palermo per questo speciale appuntamento con l’artista ennese Mario Incudine che, oltre ad essere un cantante, è anche un attore teatrale e polistrumentista, nonchè tra i più noti esponenti della musica popolare siciliana. Al Sant’Eugenio porterà in scena un evento di teatro-canzone dopo il successo del precedente spettacolo che ha raccontato Domenico Modugno.
“Signorinella pallida, Firenze sogna, Non ti scordar di me, C’eravamo tanto amati, Parlami d’amore Mariù, Voglio vivere così, sono alcuni dei titoli che rendono unico questo spettacolo – spiega Mario Incudine – che ancor di più, rispetto al precedente, mi ha fatto entrare nella meraviglia della musica italiana, una musica che nasce proprio con queste canzoni. La canzone d’autore italiana nasce infatti in questo periodo, tra le due guerre mondiali, ed in questi anni sono stati scritti i più grandi capolavori della musica italiana cantati dalle voci più belle del panorama italiano: Beniamino Gigli, Achille Togliani, Giovanni D’Anzi, Luciano Taglioli, Vittorio De Sica, ed io prendo questa eredità e la porto a voi”.
Nello spettacolo “Parlami d’amore – Quando la radio cantava la vita”, Incudine è accompagnato dal maestro Antonio Vasta, ed insieme, condurranno il pubblico in un “viaggio” tra musica, tenerezza, ironia, amarcord ed aneddoti che, attraverso la musica, racconteranno appunto la vita e quegli anni. La direzione, invece, è affidata a Pino Strabioli, da sempre sensibile al teatro canzone; i numeri, insomma, ci sono tutti, per promettere di offrire uno spettacolo che renderà omaggio alla canzone d’autore di quegli anni, e ad un repertorio in genere poco battuto, ma ricco di fascino, tra contesti moderni e melodie indimenticabili che meritano di essere riportate a galla.