“Nel giorno della morte di Gesù portiamo nel cuore tutte le morti del nostro tempo e soprattutto la morte della capacità di capirsi tra gli stati, tra gli uomini e le donne di tutte le culture e religioni. È il giorno del rifiuto della pace che ci provoca a cercare colui che ha posto rimedio con un supremo atto di amore: la sua morte in croce. È il giorno nel quale vorremo fermare tutto, vorremmo dire a noi stessi tutto ciò che non va nella storia dell’umanità. È il giorno nel quale baciare il Cristo deposto dalla croce ci spinge a invocare la salvezza e ad accogliere con larghezza il supremo atto di amore di tanti martiri civili e cristiani presenti nel mondo intero.
È il giorno nel quale il nostro “si” deve manifestarsi in gesti di amore nei confronti della Terra santa. La raccolta di fondi per la terra dove Gesù è nato, vissuto con i suoi discepoli, dove è stato condannato, dove è morto e Risorto, vuole essere una goccia di amore e di pace in quella terra e in tutti i paesi martoriati dalla violenza. Facciamo che sentano il cuore solidale della Chiesa di Trapani!”
PIETRO MARIA FRAGNELLI, vescovo di Trapani