Se il contratto collettivo nazionale dei lavoratori della vigilanza privata ridurrà l’orario settimanale da 40 a 35 ore settimanali, i giovani torneranno a guardare con interesse al lavoro nelle guardie giurate soprattutto al Nord.
Ne è convinto il Presidente nazionale ASSOCIAZIONE NAZIONALE GUARDIE PARTICOLARI GIURATE Dott Giuseppe Alviti che insieme alle altre sigle sindacali hanno presentato la piattaforma rivendicativa alle aziende industriali del settore.
Un pacchetto di rivendicazioni che ha come passaggio principale la richiesta di 280 euro di aumento salariale a ogni livello e la riduzione dell’orario settimanale a 35, a parità di stipendio.
Ai giovani del nord non piace il lavoro come guardia giurata o fiduciario per via dell’orario settimanale
Da anni sono sempre meno i giovani che si avvicinano al lavoro nelle Vigilanze . Al centro degli interessi dei nuovi GPG non c’è solo lo stipendio ma anche il tempo libero a disposizione, da poter dedicare a sé stesso o alla propria famiglia.
”se i giovani non trovano soddisfazioni, sarà sempre più difficile trovare persone giovani disponibili a lavorare all’interno del comparto sicurezza. Altri Paesi come Germania e Francia oramai parlano di 32 ore”.
La ricetta del noto attivista sindacale Napoletano è quindi lasciare ai giovani più tempo da dedicare alla famiglia e al tempo libero.
Non è solo il fattore attrattivo a dare rilievo alle 35 ore, ma anche le esigenze gestionali. “La riduzione dell’orario può essere uno strumento utile a gestire le crisi aziendali – sottoliena Alviti -. La cassa integrazione dev’essere l’ultima opzione presa in considerazione dalle aziende”.