Don Domenico Massimino: “Nella Settimana Santa di Randazzo, le processioni che si concentrano sul mistero della croce riflettono l’identità cristiana della comunità e l’aspirazione a una vita di amore e unità con Gesù”
Anche quest’anno Randazzo, l’antica cittadina etnea, si appresta a celebrare la passione del Signore, nei riti e nelle tradizioni che vedono coinvolta l’intera popolazione.
La Settimana Santa è il periodo che precede la Pasqua e inizia con la Domenica delle Palme, che commemora l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme. Durante questa settimana, vengono celebrate diverse cerimonie e liturgie per ricordare gli eventi della Passione di Cristo, come l’Ultima Cena, la Via Crucis e la Crocifissione. Oltre alle celebrazioni liturgiche, ci sono anche molte tradizioni culturali associate alla Pasqua, come la partecipazione ad eventi comunitari.
Il lunedì e il martedì santo (25 e 26 Marzo) le confraternite di Maria Ss. Addolorata e di Maria Ss. Annunziata faranno visita pubblica al Ss. Sacramento solennemente esposto nella Basilica di S. Maria.
Il venerdì santo mattina (29 Marzo) si svolgerà la via crucis attraverso tutti i quartieri della città a cura dell’arciconfraternita del Ss. Crocifisso;
il momento più atteso dalla popolazione randazzese avrà luogo la sera del venerdì santo (29 marzo) con l’imponente processione cittadina dei simulacri del Cristo Crocifisso e della Vergine Addolorata portati a spalla sulle artistiche “vare” da centinaia di devoti.
Saranno loro ad innalzare ferventi invocazioni nel dialetto locale.
La mattina del sabato santo (30 Marzo) dalla chiesa di S. Nicola si snoderà la processione del Cristo morto, che anticamente si svolgeva la sera del giovedì santo come visita ai sepolcri delle sette chiese.
Le tradizioni che i nostri padri hanno tramandato nei secoli fino ai giorni nostri coinvolgono i fedeli a vivere con maggiore consapevolezza e partecipazione i misteri della passione, morte e resurrezione del Redentore che simboleggia la vittoria sulla morte e il dono della vita eterna.
Don Domenico Massimino, parroco di Santa Maria: “A Randazzo la Settimana Santa acquista un carattere di particolare coinvolgimento perché oltre ai momenti liturgici, che ovviamente sono i momenti fondamentali, sono molto sentite e partecipate le processioni che coinvolgono tutta la cittadinanza. In queste processioni l’attenzione è fissata al mistero della croce”.
“Si contempla – conclude – il Cristo in croce e quindi Randazzo esprime un’identità e una volontà. L’identità cristiana che appartiene alle sue origini, l’identità di un popolo che sta riunito attorno al crocifisso e la volontà di camminare anche nella vita con Gesù per costruire una civiltà autentica, quella dell’amore”.