I Carabinieri della Compagnia di Carini hanno intensificato i servizi di controllo del territorio, con particolare attenzione ai reati predatori e al fenomeno del “furto di rame”. In particolare, la Sezione Radiomobile ha arrestato due persone e denunciato una terza, recuperando oltre 500 chili del prezioso “oro rosso”.
A Capaci, i militari hanno arrestato una coppia di giovani del posto, di 25 e 23 anni, già noti alle forze dell’ordine, per furto aggravato di rame.
Gli indagati sono stati trovati all’interno di un’abitazione mentre smontavano una tubatura di circa 25 metri.
A Carini, alla periferia della cittadina, i Carabinieri hanno controllato un autocarro che trasportava 500 chili di cavi di rame, il conducente, che non ha saputo fornire indicazioni circa la provenienza del carico, è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo per ricettazione. Successive indagini hanno consentito di acclarare che i cavi erano stati rubati qualche giorno prima da un deposito palermitano.
Gli arresti sono stati convalidati dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo; quanto rinvenuto è stato riconsegnato ai legittimi proprietari.
E’ doveroso rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.