venerdì, Novembre 22, 2024
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Donazione organi, nelle farmacie siciliane info e firma consenso informato

Grazie al trapianto d’organi da una morte 
nascono tante vite. Un esempio è la donna cui a Catania è stato 
trapiantato un utero e ha potuto generare un figlio. Ma in Sicilia molti 
Comuni ancora non informano i cittadini sulla possibilità di fornire il 
consenso alla donazione di organi all’atto del rinnovo della carta 
d’identità. In più, c’è una convinzione diffusa alimentata dalle fake 
news: “Se mi ricoverano in ospedale e dalla tessera sanitaria scoprono 
che sono un donatore, non mi curano così muoio e mi prelevano gli organi 
per trapiantarli”.
Per superare questi ostacoli, Daniela Macaluso, governatore del 
distretto 108Yb Sicilia dei Lions, Gioacchino Nicolosi, presidente 
regionale di Federfarma, Giorgio Battaglia, direttore del Centro 
regionale Trapianti, presenti il segretario nazionale e presidente 
provinciale di Federfarma, Roberto Tobia, e del presidente dell’Ordine 
dei farmacisti di Palermo, Mario Bilardo, hanno firmato una convenzione 
a Palazzo dei Normanni, grazie alla quale sarà possibile ricevere nelle 
farmacie siciliane tutte le informazioni utili a valutare con cognizione 
di causa e con coscienza la possibilità di donare, e anche di firmare il 
consenso per iscriversi all’anagrafe nazionale dei donatori. Con analoga 
convenzione sottoscritta da Marco Anello, dirigente dell’Ufficio 
scolastico regionale, saranno realizzate campagne di sensibilizzazione 
nelle scuole siciliane per favorire la diffusione della cultura della 
donazione.
“C’è proprio una carenza culturale e di conoscenza – spiega Roberto 
Tobia, segretario nazionale e presidente di Palermo di Federfarma – 
donare è un atto di grande generosità: da una vita che finisce si può 
dare la possibilità a sette pazienti di tornare a vivere serenamente. Le 
farmacie diffuse capillarmente sul territorio, per quel rapporto 
particolare di fiducia che si instaura tra il professionista della 
salute e i pazienti, sono il luogo ideale nel quale questo messaggio può 
essere veicolato attraverso la firma al consenso informato. Qui il 
cittadino può ricevere tutte le informazioni che occorrono per esprimere 
una volontà chiara. C’è paura a donare – prosegue Tobia – probabilmente 
a causa dei messaggi negativi veicolati attraverso fake news. Un 
fenomeno che mina certezze e sicurezza nel futuro sia per le giovani 
generazioni che per i soggetti più anziani. Donare per aiutare gli altri 
a vivere è un dovere che ciascuno di noi deve sentire dentro”.

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