“La delibera di oggi è il segno di un importante cambiamento culturale. Finalmente è chiaro come sia indispensabile la fattiva collaborazione tra pubblico e privato. La giunta, prima, e il consiglio comunale, dopo, hanno, con una lungimirante decisione, confermato di avere una visione moderna per lo sviluppo della città di Palermo. Si tratta della prima delibera che, nel riconoscere la pubblica utilità di una opera che verrà realizzata da un ente come la Fondazione Sicilia, concede la possibilità a un privato di intervenire nel centro storico in deroga al piano regolatore. La Fondazione Sicilia è grata al sindaco, Roberto Lagalla, all’assessore, Maurizio Carta, e all’intero consiglio comunale per avere condiviso il progetto di demolizione e ricostruzione dell’immobile di piazza Guzzetta redatto dall’architetto Mario Cucinella che, di fatto, riqualifica e rigenera l’intero quartiere. Dopo l’apertura di Palazzo Branciforte nel 2012 e di Villa Zito nel 2015 – due veri e propri poli culturali -, la Fondazione Sicilia ora è impegnata a realizzare una nuovo spazio culturale, con una architettura ecosostenibile, così dimostrando il costante impegno per lo sviluppo socioculturale della nostra Palermo”.
Lo dichiara il presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore, in relazione all’approvazione della variante urbanistica che permetterà la realizzazione di una nuova struttura nello spazio accanto a Palazzo Branciforte.