Quattro gruppi di lavoro, una presenza più capillare sul territorio, un ricco programma di corsi di formazione di qualità e dialogo con le istituzioni a tutela del lavoro dei giornalisti. A Palermo si è conclusa, così, l’assemblea degli iscritti alla Figec Cisal, Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione, alla presenza del segretario generale Carlo Parisi, del fiduciario di Palermo Giulio Francese, dei consiglieri nazionali Daniele Ditta, Maria Pia Farinella, Roberto Immesi e Orazio Raffa e del consigliere generale dell’Inpgi Vincenzo Lombardo.
Un’occasione di confronto e dibattito sui temi più attuali della categoria a cui hanno preso parte gli iscritti nella sede confederale di via Marchese di Villabianca guidata dal segretario Giuseppe Badagliacca.
«Il mondo del giornalismo e della comunicazione si trova davanti a sfide importanti e decisive non solo per il settore ma per l’intero Paese», ha esordito Giulio Francese sottolineando che «la Figec Cisal anche a Palermo intende svolgere un ruolo da protagonista coinvolgendo quanti vogliono offrire un contributo in termini di idee e proposte».
«Abbiamo costituito i primi gruppi di lavoro – ha spiegato Francese – e presto ne avremo molti altri che ci consentiranno di mettere a frutto la competenza e la passione di tanti colleghe e colleghi che in questi mesi stanno aderendo alla Figec».
I gruppi di lavoro costituiti sono quattro: Formazione (composto da Sandra Pizzurro, Mauro Faso e Gabriella Ricotta, questi ultimi due anche con delega su legalità e memoria), Cronisti (ne fanno parte Sandra Figliuolo, Giusi Parisi e Marco Bova), Sport (Fabio Bologna , Pietro Minardi ed Edoardo Ullo i componenti) e Uffici stampa (composto da Roberto Immesi e Riccardo Vescovo). I quattro gruppi di lavoro avranno il compito di elaborare idee e proposte, confrontandosi con i gruppi costituiti nelle altre province siciliane.
«Quelli vissuti a Palermo sono stati due giorni pieni e intensi», ha evidenziato dal canto suo Carlo Parisi che, nel suo intervento, ha fatto il punto sugli incontri istituzionali avuti con il prefetto Massimo Mariani e il sindaco Roberto Lagalla: «Due validi e attenti interlocutori impegnati a favorire la rinascita di una città straordinaria, ricca di storia, arte e cultura, che per voltare definitivamente pagina deve solo avere il coraggio di fare leva sulle sue stesse contraddizioni, ribaltandole. A cominciare dalla rabbia e dalla rassegnazione. Tanto è stato fatto e tanta voglia si coglie soprattutto tra i giovani stanchi degli stereotipi che ne esaltano solo gli aspetti negativi. Figec Cisal c’è, per offrire il proprio contributo in questa battaglia di civiltà tesa a restituire alla città la sua vera immagine».
«Del resto, – ha concluso Parisi – grazie al lavoro di colleghi straordinari, a Palermo la Figec Cisal è, ormai, una realtà solida e concreta e viene percepita come una casa accogliente da quanti vogliono impegnarsi nella tutela non solo della categoria dei giornalisti, ma di tutti i settori che ospita: informazione, comunicazione, arte e cultura. Certo, in Sicilia c’è ancora molto lavoro da fare, soprattutto sul fronte degli uffici stampa e la tutela dei cronisti. Ecco perché le interlocuzioni istituzionali sono fondamentali a garanzia dell’interesse di tutti i cittadini. E per questo stiamo investendo molto sulla formazione e sui servizi agli iscritti che, grazie anche al Patronato e al Caf della Cisal, sono determinanti per la crescita e l’affermazione di un sindacato che non lascia indietro nessuno».