PalermoToday: “Dal sindacato assistenza anche sulla contrattazione di secondo livello”
Un lungo e aperto confronto, sulle tutele garantite ai giornalisti e sull’assistenza sindacale nella contrattazione di secondo livello, si è svolto fra i giornalisti della redazione di PalermoToday e la Figec Cisal, presente con il segretario generale Carlo Parisi, il fiduciario di Palermo Giulio Francese, i consiglieri nazionali Daniele Ditta, Maria Pia Farinella e Orazio Raffa e il consigliere generale dell’Inpgi Vincenzo Lombardo.
Durante l’incontro, al quale ha partecipato anche il direttore responsabile dei giornali siciliani e calabresi del gruppo Citynews, Andrea Perniciaro, sono state analizzate le peculiarità e le opportunità del contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico Figec Cisal – Uspi, strumento che ha consentito negli ultimi anni di assicurare dignità ai giornalisti del web, attraverso un corretto inquadramento che, nel contempo, garantisce sostenibilità a tutte le aziende (anche le più piccole), che altrimenti continuerebbero a navigare nella giungla del lavoro precario.
Da poco più di una settimana, la redazione PalermoToday ha arricchito l’offerta informativa ai lettori con Dossier, progetto editoriale di Citynews (presente anche a Roma e Milano) dedicato ad inchieste e approfondimenti su temi di attualità e d’interesse locale: un impegno che i giornalisti hanno accolto con entusiasmo per incrementare i contenuti di qualità e valorizzare un modello di giornalismo in grado di resistere alle minacce dell’intelligenza artificiale.
Da qui è partito il confronto con la Figec Cisal, che ha rimarcato «la fondamentale importanza dell’assistenza sindacale in presenza di particolari esigenze produttive e specificità aziendali». Il segretario generale Carlo Parisi ha, infatti, evidenziato che «non a caso il Figec Cisal – Uspi prevede la contrattazione di secondo livello».
«Realtà serie e lungimiranti come Citynews – ha concluso Parisi – che, grazie a un giornalismo scrupoloso e autorevole, si sono meritatamente conquistate importanti spazi di mercato nell’editoria italiana, continuando ad assumere giornalisti in un settore devastato dai tagli e dal ricorso agli ammortizzatori sociali, sono validi alleati e non nemici da combattere per partito preso. Innanzitutto perché creano posti di lavoro e poi perché hanno dimostrato di saper portare avanti solidi modelli di business. Del pari, siamo al fianco dei giornalisti impegnati a garantire un’informazione professionale di qualità che, in quanto tale, va tutelata e adeguatamente remunerata».