“L’istituzione del fondo nazionale di solidarietà per la pesca è un importante passo in avanti per il comparto ittico e i suoi addetti, da anni esposti a mille problemi”. Così Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci AgroAlimentare.
“Non possiamo che esprimere apprezzamento – ha proseguito il dirigente dell’associazione di settore del mondo cooperativistico – per il provvedimento predisposto dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ed approvato dal governo, con la nuova legge di bilancio. Uno stanziamento complessivo di 300 milioni di euro per fronteggiare le emergenze del settore primario, inclusa la pesca. Così come preannunciato qualche mese addietro, infatti, la filiera ittica è stata equiparata a quella agricola, consentendo l’estensione dei benefit del fondo per l’agricoltura anche alla pesca e all’acquacoltura. Un riconoscimento importante e giusto, che considera i lavoratori di questo significativo comparto, in forte difficoltà, alla stregua di “agricoltori del mare”.
Da anni, le imprese e gli operatori, hanno dovuto affrontare numerosi e continui ostacoli, che hanno messo a dura prova l’esistenza stessa delle piccole attività, ma non si sono mai arresi ed hanno sempre raccolto le sfide poste dalle nuove esigenze del mercato e dei consumatori, oltre che dall’evoluzione del quadro normativo nazionale ed europeo, in un clima spesso immotivatamente ostile di Bruxelles, ma sono sempre riusciti a garantire prodotti di qualità sulle tavole italiane.
Con il nuovo fondo di solidarietà, adesso, sarà possibile riconoscere al settore interventi compensativi contro la diffusione di specie aliene invasive, come il granchio blu, garantire l’accesso a finanziamenti agevolati e la proroga di rate delle operazioni creditizie in corso.
Il dialogo tra il ministro, gli altri esponenti di governo, e le associazioni di categoria, con Unci AgroAlimentare in prima fila, ha consentito la costruzione di un proficuo percorso e l’individuazione di soluzioni concrete ai problemi, a cominciare proprio dal fronte delle specie aliene, con interventi mirati, e della tutela della pesca in Europa”.
“Per quel che ci riguarda – ha concluso Scognamiglio – continueremo ad impegnarci nel confronto con le istituzioni, a tutti i livelli, portando avanti le istanze di cooperative e lavoratori, consapevoli del ruolo che il settore svolge per l’economia costiera e nella alimentazione corretta e di qualità delle famiglie”.