Tre centenarie nei primi 21 giorni del 2024; Castellammare del Golfo come una sorta di “Blue Zone”, dove si concentrano cittadine che superano i cento anni.
Il dato certo è che sono tre le donne che hanno raggiunto il secolo di vita dal 2 gennaio: oggi festeggia Maria Giovanna Antonia Galante, in forma e perfettamente lucida ma non vedente.
Maria Giovanna Antonia Galante, nata il 21 gennaio del 1924, esattamente un secolo fa, purtroppo ha perso la vista ma non soffre di alcuna malattia ed è perfettamente in forma.
Altre due nonnine, Maria Vincenza Galante il 2 gennaio e Antonina Cruciata il 3 gennaio, hanno già festeggiato i cento anni in questi primi giorni del 2024 pur essendo nate ancor prima ma registrate all’anagrafe solo giorni dopo.
Sarà forse un mix perfetto tra genetica, buon cibo e serenità ad allungare la vita e le nonnine di Castellammare del Golfo conoscono il segreto della longevità custodito, probabilmente, tra Dna e una vita sana.
Maria Giovanna Antonia Galante ha avuto tre figli maschi ma solo due sono viventi ed ha tre nipoti. Vive con il figlio ed è accudita dai familiari con cura ed attenzione
Vedova del pescatore Giuseppe Mione, Maria Giovanna Galante mangia di tutto ma in piccole quantità.
Il sindaco Giuseppe Fausto ha consegnato anche a Maria Giovanna Antonia Galante dei fiori augurali e una targa ricordo.
«Tanti auguri a nonna Maria Giovanna Antonia Galante terzacentenaria di Castellammare del Golfo a 21 giorni dall’inizio dell’anno. Le nostre nonnine hanno vissuto la storia, tra guerra, pandemie e conquiste epocali. Lieto che in città ci siano ben tre donne centenarie -dice il sindaco Giuseppe Fausto-esempio di forza, resistenza e conoscenza. Probabilmente la qualità della vita dei piccoli centri aiuta e i nonnini ultracentenari sono un bell’esempio di positività per la nostra città.L’amministrazione, con tutta la città di Castellammare del Golfo, augura serenità e salute alla longeva concittadina Maria Giovanna Antonia Galante ed a tutte le nonnine e gli anziani di Castellammare del Golfo».