Scianèl ha 16 anni, vive allo Zen e tutti le dicono che è strana. Amici, docenti, familiari, vicini di casa. Un giorno, durante un laboratorio gratuito di pittura nel quartiere, scopre di avere dei poteri magici. I suoi disegni prendono forma, il sole scotta se ci metti il dito sopra, i fiori dipinti con i pastelli emanano un profumo buonissimo che invade tutta la borgata. La ragazzina si rende conto che essere diversa non è un difetto. Che sognare di valicare i confini del quartiere in cui è nata è un diritto a cui aggrapparsi con le unghia e con i denti.
«Voglio andare anch’io a Palermo», dice alla maestra del laboratorio di pittura dello Zen. «Perché qui dove siamo?», le risponde. Sta tutta in questo scambio di battute l’essenza del film “Scianèl” con protagonisti Giulia Fragiglio e Lollo Franco. Quella del regista Luciano Accomando vuole infatti essere una denuncia sociale, in una città dove spesso le periferie restano lì, sullo sfondo, dietro i panni stesi ad asciugare sui balconi delle case fatiscenti, con i bambini che giocano in mezzo all’immondizia, e che non sanno di avere il diritto di potere sognare.
Sognare un futuro diverso. Ed ecco che ciak e macchina da presa sono arrivati fin dentro l’istituto penitenziario minorile Malaspina di Palermo, oltre che allo Zen e in altri luoghi della città, coinvolgendo 50 giovani detenuti nella realizzazione del film. I detenuti hanno scritto la sceneggiatura del film e aiutato anche nella realizzazione del set. Sono stati loro a realizzare i disegni della protagonista che nel film si animano. Gli effetti speciali sono stati realizzati in post produzione. Il film fa parte di “Officine Malaspina” il progetto dell’associazione centro studi Pianosequenza finanziato dal dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del consiglio dei ministri.
Regista e ideatore del progetto è Luciano Accomando, a fare da tramite tra ragazzi e troupe ci hanno pensato la direttrice dell’Istituto penitenziario minorile Malaspina Clara Pangaro e le educatrici Maria Mercadante e Laura Costa. «Con il film Scianèl abbiamo voluto raccontare lo Zen attraverso uno sguardo inedito – dice il regista Luciano Accomando – quello di una ragazzina che scopre di avere dei poteri magici e prova a colorare il mondo attorno a sé. Scianèl è una favola edificante capace di ispirare i giovani a credere nei propri sogni, ad abbattere i pregiudizi e a coltivare il piacere della scoperta. Il coinvolgimento dei giovani dell’istituto penitenziario minorile Malaspina di Palermo nelle varie fasi di realizzazione del film rappresenta per noi un valore aggiunto, perché dimostra che i sogni, talvolta, possono diventare realtà».
Perché come dice Lollo Franco che interpreta il nonno di Scianèl «c’è differenza tra osservare e vedere, sono due cose totalmente diverse». Nel lungometraggio infatti Scianèl durante la gita a Palermo vede la bellezza attorno a sé, apre i suoi occhi e la sua mente a un mondo prima sconosciuto, vede al di là del quartiere. Non tutti però sanno vedere, per alcuni non c’è speranza. Per molti altri sì. Il film qualche segno lo ha già lasciato. “Voglio fare l’attore”, “Appena esco da qui mi piacerebbe lavorare nel mondo del cinema”, “Mi sono sentito parte di qualcosa”; sono solo alcune delle testimonianze dei ragazzi. La cinepresa è la loro finestra sul mondo. La voglia di riscatto è tanta per dei ragazzi che spesso vengono da contesti che non forniscono alcuna alternativa e che adesso questa alternativa l’hanno trovata dentro al carcere.
Nel cast tra gli altri gli attori Maurizio Bologna, Nicola Franco, Stefania Blandeburgo, Daniele Verciglio, Anna Alario, Simona Tomasello, Marilena Salemi, Marialisa Pagano, Giulia Giarraffa e Ivan Canfarotta. Prima della realizzazione del lungometraggio nell’istituto si sono svolti diversi laboratori sui mestieri del cinema: regia e sceneggiatura diretto dallo stesso Luciano Accomando con la sceneggiatura messa a punto assieme ad Azzurra Sichera e ai ragazzi del Malaspina. Poi, i laboratori di ripresa e fotografia guidati da Antonino Rao, scenografia con Alessia D’Amico ed Emilia Gagliardotto, suono con Mirko Cangiamila.
«Scianèl è un film che sta ottenendo un grande interesse da parte delle scuole perché è una storia di speranza e resilienza che fa bene al cuore – interviene la presidente del centro studi Pianosequenza Patrizia Toto – È un film che stimola la motivazione e la curiosità come punto di partenza per la ricerca della conoscenza. Contiamo di raggiungere ancora tante studentesse e tanti studenti grazie ai matinée nei cinema, per trasmettere le stesse emozioni che ci hanno guidato sin dal primo ciak».
Alle 9 al cinema Rouge et noir si è svolto il matinée con gli studenti dell’istituto Regina Margherita, altri ne seguiranno con altri istituti. Alle 20,30 ci sarà la prima del film alla presenza del cast tecnico e artistico. Data la grande richiesta e i posti quasi esauriti per la prima serata, è stata fissata una nuova proiezione mercoledì 24 gennaio sempre alle 20,30. I biglietti sono disponibili al botteghino del cinema Rouge et Noir. Oppure online qui https://rougeetnoirpalermo.18tickets.it/film/15192