La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università di Palermo.
Sobria nella sua eleganza, semplice ma allo stesso tempo molto determinata, chiara nel suo italiano, ha aperto il suo intervento con un invito ad un minuto di rumore per onorare la studentessa Giulia Cecchettin, invito immediatamente accolto dai tanti ragazzi presenti.
Ha poi chiarito la sua visione dell’Europa. “L’Europa che voglio – ha detto – deve concentrarsi su poche grandi questioni: creare lavoro con più investimenti, contribuire alla stabilità e alla pace con una vera politica estera, di difesa e di sicurezza, difendere gli interessi europei nel mondo globale”. Impossibile non condividere questa visione.
Sul primo tema ha ricordato che l’Italia è il maggior beneficiario del PNRR, piano che rappresenta un’opportunità senza precedenti per “generare posti di lavoro, migliorare la qualità della vita ed incentivare i giovani talenti a rimanere qui”, ma solo “se si punta sulla connettività e se si potenziano le infrastrutture”.
Il messaggio è stato chiaro: l’Europa va vista come una opportunità, ma tocca ai Governi, nazionale e regionale, saper sfruttare l’occasione. E purtroppo il quadro appare molto preoccupante…
Qualche giorno fa ho accennato al taglio degli investimenti previsti per la linea ferroviaria Palermo Catania, con la destinazione di ingenti somme ad altre tratte nazionali. Oggi non posso che citare un dato contenuto nell’ultimo rapporto Svimez presentato qualche giorno fa a Roma: tra le misure del PNRR erano previsti 3,4 miliardi di euro per la realizzazione di asili nido, dei quali 1,7 per le regioni del Mezzogiorno. Solo una parte di questi fondi sarà effettivamente utilizzata, ma particolarmente indietro risulta la Sicilia, quart’ultima tra le regioni italiane, che riuscirà ad utilizzare solo il 34% dei fondi ad essa destinati.
Non mi sembra che il messaggio della presidente Metsola sia stato granché recepito a livello nazionale, ma soprattutto regionale!