Mai la sala Zeus del museo archeologico Pietro Griffo è stata così gremita come ieri pomeriggio, in occasione della lectio magistralis di uno dei maggiori protagonisti dell’Architettura contemporanea di livello internazionale: Massimiliano Fuksas.
Dopo l’apertura dei lavori a cura di Rino La Mendola, presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, e i saluti del sindaco Franco Miccichè; di Gianfranco Tuzzolino, presidente del Polo universitario di Agrigento; di Giuseppe Falzea, presidente della Consulta regionale degli Ordini degli architetti e di Giuseppe Avenia, direttore del Museo Griffo, Massimiliano Fuksas ha tenuto la lectio magistralis lanciando principio innovativi dell’architettura come “Zero Gravity”; un principio che punta sull’espansione in verticale delle grandi metropoli, che consente di limitare gli sprechi di tempo e di ridurre il traffico cittadino e il consumo di suolo. La Lectio magistralis è stata seguita da un’intervista condotta dal noto ed apprezzato critico e storico dell’architettura Luigi Prestinenza Puglisi. Nel corso dell’evento, c’è stato spazio anche per un piacevole intervallo musicale, durante il quale si sono esibiti Alessandro Lo Chiano, Roberto Macrì e Antonella Scalici.
“Con Massimiliano Fuksas si conclude il ciclo di eventi legati al Centenario della fondazione degli Ordini degli architetti d’Italia – afferma Rino La Mendola – Con la sua lectio magistralis, Massimiliano Fuksas spiega gli aspetti innovativi dell’Architettura, esaltando il principio “Zero Gravity” che punta alla gestione di grandi metropoli in altezza. L’evento ha offerto peraltro nuovi spunti per la costituzione, in occasione di Agrigento Capitale della Cultura 2025, di una biennale di Arte e Architettura da svolgersi nella Valle dei Templi, che coinvolgerebbe artisti e architetti di altissima caratura in un confronto tra le diverse culture del Mediterraneo, offrendo così alla nostra città la possibilità di assumere autorevolmente il ruolo di cerniera culturale tra l’Europa e i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”.
“Celebriamo con Massimiliano Fuksas un momento di riflessione sull’architettura – dichiara Piero Fiaccabrino, presidente della Fondazione Architetti nel Mediterraneo, che ha coordinato i lavori – con un tema attuale che verte sulla necessità di preservare il consumo di suolo e concentrare il costruito in porzioni di suolo riverenti della natura e del paesaggio circostante”.
“Dovete pensare al vostro futuro – spiega Massimiliano Fuksas – perché nel vostro futuro c’è il futuro dell’Italia. Ad Agrigento c’è uno dei musei più belli al mondo ed è un onore per me essere invitato vicino alla grande architettura, storia e opere. Credo che la Sicilia abbia un patrimonio incredibile fatto di cose e persone. D’altronde, le città da una parte le fa l’architettura ma la parte principale la fa l’essere umano. La qualità siciliana dell’essere umano e della cultura espressa è incredibile”.
“È uno stimolo alla creatività – aggiunge Luigi Prestinenza Puglisi – la Sicilia coltiva numerosi e bravi architetti e la presenza di Fuksas non può che esaltare il clima siciliano di sperimentazione”.
“È un vero onore per me portare i saluti della città che amministro – afferma il sindaco Miccichè – e spero tanto che Fuksas possa dare un contributo alla nostra città, Capitale della Cultura”.
“Agrigento – commenta Gianfranco Tuzzolino – è un sito importantissimo per l’architettura dei reperti archeologici e del periodo fascista che ha determinato splendide opere capaci di segnare la fisionomia della città contemporanea. Manca, però, l’interpretazione contemporanea dell’architettura, quindi la testimonianza di queste figure chiamate dall’Ordine degli architetti in occasione del Centenario. Credo sia importante anche perché aggiunge delle sollecitazioni nuove alla storia di Agrigento”.
“Fuksas è uno dei più grandi esempi di architetti contemporanei nel mondo – dice Giuseppe Falzea – e riesce a riqualificare qualunque ambito in cui venga richiesta la sua prestazione intellettuale. Averlo in Sicilia è un’occasione straordinaria per una contaminazione che serve sempre negli ambiti culturali e, ancor di più, nell’architettura quale bene culturale e sociale”.
La serata si è conclusa con il conferimento a Massimiliano Fuksas del “Compasso del Centenario della Fondazione degli Ordini degli Architetti di Italia”.
L’organizzazione dell’evento è a cura degli architetti Giacomo Cascio, Maria Antonietta Diliberto, Michele Ferrara, Giuseppe La Greca, Giuseppe Lalicata, Giuseppe Mazzotta, Alfonso Miccichè, Alfredo Pinelli e Raimondo Zambuto mentre il progetto grafico è di Angela Muratore.