Il Consiglio comunale di Limina (Me) ha dato il via libera al sindaco, Filippo Ricciardi, di sottoscrivere l’atto costitutivo di un’associazione temporanea di scopo finalizzata alla creazione di un servizio di telemedicina che metterà in rete i Comuni disagiati della Sicilia.
L’idea progettuale è partita dall’Associazione Zone Franche Montane Sicilia ed è stata concretizzata in un progetto operativo amichevolmente redatto dalla società Twilly Srl, è dedicato ai Comuni svantaggiati, con difficoltà di accesso e di fatto esclusi da ogni agevolazione nell’ambito del PNRR Sicilia.
“Per colmare tale dimenticanza – si legge nella nota inviata agli amministratori dei Comuni interessati – che viola il principio costituzionale di un equo accesso dei cittadini ai servizi sanitari, accentuando lo spopolamento dei piccoli Comuni montani ed in genere in tutti quelli siti nelle aree svantaggiate, sono stati presi in considerazione, per la redazione del progetto, solo 130 a fronte dei 391 nell’intera Sicilia”.
La selezione di tali Comuni è legata alla popolazione, inferiore a 15 mila abitanti e che devono ricadere nel perimetro indicato dalla Delibera di Giunta che individua le zone franche montane; devono rientrare, inoltre, nelle c.d. aree interne.
Non sono stati presi in considerazione, per ovvi motivi, quelli dove insistono ospedali e che nel prossimo futuro diverranno sedi delle istituende Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centri Operativi Territoriali.
«Uno degli obiettivi del progetto, – affermano i promotori dell’iniziativa – che ci prefiggiamo di raggiungere, sarebbe quello di dare maggiore sostegno ai soggetti più fragili, disabili e cronici che risentono ancor di più le difficoltà di movimento per raggiungere l’ospedale, ovvero strutture sanitarie per eventuali esami di laboratorio e/o di diagnostica, da eseguire con maggior frequenza».
Oltre alla creazione di un punto salute per ogni Comune (aderente all’ATS), che verrebbe dotato di adeguate attrezzature per eseguire televisite, teleconsulti ed esami ematici, nella fase di startup il progetto prevede anche la fornitura a titolo gratuito di 2 mila device da destinare ai residenti, affetti da condizioni patologiche acute e croniche cardiovascolari, chirurgiche/post-operatorie, pneumologiche e geriatriche.
Tali apparecchi, per l’assistenza a lungo termine dei pazienti (a titolo gratuito per i primi tre anni), misureranno e comunicheranno ai familiari/personale di assistenza alcuni parametri vitali, tra i quali pressione arteriosa, frequenza cardiaca e respiratoria, saturazione ossigeno e temperatura corporea.
La raccolta continua dei dati sanitari permetterà ai medici di base, che avranno libero accesso alla piattaforma di telemedicina, di adottare adeguate terapie che porteranno a ridurre dal 30 al 50% gli accessi al Pronto Soccorso, quindi i ricoveri impropri per i pazienti con malattie croniche, con un’importante ricaduta positiva sulla spesa che grava sul SSR.
L’appuntamento per la sottoscrizione dell’ATS è stato fissato per martedì 5 dicembre alle ore 11, presso l’Aula consiliare del Comune di Limina.