“Il quadro che emerge in tema di rifiuti dall’ultimo report dell’osservatorio prezzi di Cittadinanzattiva suona come l’ennesimo campanello d’allarme. La Sicilia, infatti, si conferma una delle Regioni con la tassa sui rifiuti più cara d’Italia, registrando un costo medio annuo di 400 euro per famiglia, con un rialzo del 2,6 per cento rispetto all’anno scorso. Basti pensare che nei comuni di Udine e Brescia si paga meno di 200 euro l’anno. Un dato che mette in evidenza tutte le gravi contraddizioni e criticità che da tanti anni affliggono il sistema rifiuti della nostra Isola.” È quanto dichiara il deputato regionale Mario Giambona, Vicepresidente del gruppo PD all’Ars, dopo la pubblicazione dell’ultimo report dell’osservatorio prezzi e tariffe del movimento Cittadinanzattiva.
Prosegue Giambona: “Inoltre, a fronte di un costo ben al di sopra della media nazionale, la qualità del servizio è nella maggior parte dei casi scadente, per non parlare della percentuale della raccolta differenziata ben al di sotto degli obblighi di legge, determinando un grave pregiudizio per l’ambiente.
Occorre lavorare per rimuovere le cause di questi aumenti e di questi disservizi: lotta all’evasione fiscale, modifica del meccanismo di calcolo della tassa che non risulta incentivante, aumento delle percentuali di raccolta differenziata, azzeramento dei trasporti dei rifiuti all’estero i cui costi sono inizialmente a carico delle amministrazioni locali, agevolazioni per i comuni virtuosi. Tutto ciò non può che passare da una visione strategica del sistema rifiuti in Sicilia e dal pieno utilizzo dei fondi comunitari a tal uopo destinati”.
Conclude Giambona: “Piuttosto che parlare solo di termovalorizzatori e di richiedere poteri speciali alla Meloni per realizzarli, il governo regionale dovrebbe ripartire da queste proposte altrimenti sarà difficile invertire la rotta”.