venerdì, Novembre 22, 2024
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Infrastrutture, Bignami: “il digitale entri definitivamente nel sistema di sorveglianza”

 “La sorveglianza delle infrastrutture, degli immobili e delle dimore storiche deve entrare nel nostro sistema di controllo in maniera più definitiva. In tal senso credo che il codice appalti stia dando degli strumenti significativi, lo vedremo a pieno regime da gennaio e confidiamo che possa essere un volano per innovare complessivamente la Pubblica Amministrazione”. Lo ha detto Galeazzo Bignami, viceministro alle infrastrutture e trasportiintervenendo questa mattina al tavolo di lavoro ‘Innovazione digitale e infrastrutture’organizzato da Consenso Europa per SAP Italia in corso a Roma.

“Situazioni di crisi- ha continuato il viceministro- possono generare anche elementi positivi e certamente dopo la pandemia abbiamo potuto sviluppare delle forme di controllo e di digitalizzazione che ci consentono un presidio attento rispetto alle infrastrutture. Penso per esempio all’importante finanziamento del PNRR per Anas sul sistema di monitoraggio di ponti e viadotti o l’implementazione sulla rete ferroviaria italiana, dove Rfi sta giocando un ruolo da protagonista. La digitalizzazione oggi soffre di ritardi di scelte passate, va così veloce che mentre parliamo siamo già indietro. Il Governo Meloni in ascolto e in collaborazione con aziende e esperti di settore, sta sviluppando questo tipo di controllo anche su immobili e strutture storiche, che potrebbero consentire una maggiore attenzione”.

Per SAP è possibile avere infrastrutture innovative attraverso tre pilastri: connettendo digitalmente tutti i processi; contestualizzando le decisioni grazie alla raccolta e all’utilizzo dei dati e assicurando a tutto l’ecosistema di poter collaborare in maniera rapida ed efficace con tutti gli stakeholder di riferimento.

“Un paese moderno- ha spiegato Carla Masperi, Amministratore Delegato di SAP Italia- si può definire tale quando è dotato di infrastrutture efficienti, affidabili e sicure, indispensabili per supportare la sua crescita industriale ed economica”. 

Nel 2016 SAP Italia è stata la prima filiale di SAP nel mondo a lanciare un progetto di predictive maintenance con Trenitalia. Nel 2021 invece è stato presentato il progetto con ANAS per tenere sotto controllo e monitorata l’intera filiera dei suoi investimenti e nel 2022 è stato avviato un progetto di manutenzione predittiva con RetiPiù, il distributore italiano di gas naturale ed elettricità, che gestisce 2.950 chilometri di reti che servono abitazioni, aziende e spazi pubblici in Brianza.

“La tecnologia- ha proseguito Masperi- assume un ruolo fondamentale, perché consente tramite analisi avanzate dei dati e intelligenza artificiale di anticipare e prevenire guasti e di dare vita a innovativi modelli predittivi, ad esempio in ambito manutenzione dove non solo è possibile ottimizzare gli interventi e aumentare la sicurezza delle persone e degli asset, ma anche ridurre i costi nel lungo termine. Nel nostro Paese, che presenta un patrimonio infrastrutturale vasto e spesso obsoleto,investire in tecnologie intelligenti di ultima generazione per la gestione delle risorse- strade, treni, ponti, viadotti, gallerie, ecc. -rappresenta un passo fondamentale per garantire efficienza, trasparenza e tracciabilità in tutte le fasi del processo:dalla progettazione e costruzione di nuove strutture al piano degli interventi di manutenzione”.

Ma nel futuro di SAP la tecnologia e l’innovazione avranno sempre più spazio: attraverso il “digital twin”, cioè la possibilità di mantenere gli asset in funzione prevedendo, simulando e ottimizzando la loro salute con il machine learning e una rappresentazione digitale / virtuale di un oggetto fisico; o con l’intelligenza generativa, per esempio, aiutando i clienti nei settori automobilistico e manifatturiero ad automatizzare la consegna delle merci evitare operazioni routinarie e supporti cartacei.

“La gestione degli asset- ha concluso l’Amministratore Delegato di SAP Italia- sta vivendo un cambio di paradigma: l’innovazione e l’infrastruttura tecnologica sono il punto di convergenza di nuovi livelli di sicurezza e servizi a valore aggiunto da offrire ai cittadini”.

Secondo Mario Nobile, Direttore Generale AgID, la nuova sfida è quella degli ecosistemi digitali: “quindi- ha aggiunto – non abbiamo alcun dubbio che un ponte stradale, una galleria ferroviaria o un altro pezzo di infrastruttura possa essere ben gestito grazie alle tecnologie digitali. È il caso di iniziare a lavorare sulle strategie di integrazione. Il ruolo e la strategia di AgID è di dare standard, non soltanto per queste applicazioni che consentono la manutenzione, la gestione, la progettazione e il collaudo e tutte le fasi di un’opera pubblica, ma anche cercare di abilitare l’integrazione: si passa dal gemello digitale all’ecosistema digitale”.

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