“L’abolizione della distanza minima degli impianti rifiuti dai centri abitati è inaccettabile. Ci siamo opposti energicamente in tutte le sedi per farla stralciare, ma gli altri partiti non hanno avuto il coraggio di prendere una posizione chiara. Si poteva modificare, l’abolizione tout court rischia di farci buttare il bambino con l’acqua sporca. Bene lo stralcio della salva ineleggibili cui siamo sempre stati contrari. Nel testo non ci dovevano essere norme ordinamentali, come stabilito in capigruppo, ma le regole di ingaggio devono essere osservate anche dal governo, non solo dall’aula”.
E’ questo il commento del capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca, al collegato ter approvato dall’aula con il voto contrario dei Cinquestelle.
“Testo deficitario, in perfetto stile Schifani – dice Antonio de Luca. – Non solo, i tempi per consentire ai Comuni di utilizzare le somme derivanti dalle norme approvate sono troppo risicati, così rischiano di diventare carta straccia. Il governo ne prenda atto e si attrezzi per il futuro a portare le norme finanziarie in aula in tempi accettabili”.
Per questo collegato – continua – noi abbiamo dato il nostro contributo, rimanendo in commissione bilancio fino all’ultimo per migliorare un testo che comunque è rimasto non condivisibile e per questo abbiamo votato contro”.
Nel suo intervento in aula, Antonio De Luca ha anche inviato un messaggio al governo per la prossima finanziaria.
“A parte alcune somme per consentire alle aziende sanitarie di coprire i debiti – ha detto – non ci sono fondi per la sanità e questo è totalmente inaccettabile, considerato lo stato comatoso in cui essa si trova. Se il testo non cambierà, noi siamo pronti a fare le barricate”.