Ironica, graffiante, cinica, satirica ma soprattutto scomoda. E’ questa la comicità di Romina La Mantia, la poliedrica comedian palermitana che attraverso i suoi monologhi non ha paura del giudizio di nessuno.
<<Lo stato dell’arte in Italia? Vegetativo. Siamo difronte ad un paziente in coma farmacologico. Se la dignità non fa qualcosa, ci penserà la mediocrità a staccare la spina.>> Esordisce così Romina parlando del settore di cui fa parte e continua sostenendo : <<Siamo sempre più circondati da vicini di casa che invece di sdraiarsi sul divano e godersi lo spettacolo, tentano malamente di farlo loro. Una volta si accontentavano di partecipare alla “Corrida” senza nessuna pretesa. Andavano li, si prendevano qualche applauso quando andava bene, se andava male qualche fischio e tornavano a casa. La cosa finiva lì. Adesso no. I 15 minuti di cui parlava Andy Warhol non gli bastano più. E allora succede che li becchi dappertutto: alle serate, in televisione, sui social. I “dilettanti allo sbaraglio” del caro Corrado nel frattempo però si sono evoluti. Sono diventati arroganti e presuntuosi. Giudicano chi studia, disprezzano chi è preparato. Fanno il verso a chiunque gli muova una critica ripetendo come un mantra: “la tua è tutta invidia”. Per loro non esiste la qualità ma la quantità che loro pesano con un unica unità di misura: il Like. Il mercato della comicità in Italia è completamente devastato. Tutti lo sanno ma nessuno lo dice. Quasi fosse un segreto indicibile. Ve lo svelo io un segreto: la più grande paura di un comico non è quella di non fare ridere ma quella di apparire polemico. Se ti lamenti, vieni isolato. Credetemi, succede.>>
Di una donna su un palco in Italia, forse , ci si è sempre aspettato altro , ma in questo momento storico, dove si dice che non ci dovrebbero essere etichette e che tutto può essere fluid , non ci si deve scandalizzare dalle tematiche da lei trattate. Sono tematiche considerate molto spesso tabù, parliamo di omosessualità, minoranze, morte, religione ma anche di violenza : la violenza delle donne verso altre donne.