Nel 2021, il candidato. M. A. partecipava al Concorso pubblico, per titoli ed esami, bandito dal Dipartimento della Funzione Pubblica e del Personale della Regione Siciliana, per l’assunzione di 12 unità di personale cat. D, a tempo pieno e indeterminato, per il ricambio generazionale dell’amministrazione regionale.
All’esito della relativa prova scritta il candidato M. A. otteneva un punteggio inferiore rispetto a quello minimo previsto dal bando e, di conseguenza, non figurava nell’elenco dei candidati risultati idonei alla prova scritta del concorso.
A fronte della suddetta inidoneità il candidato M.A. instaurava un giudizio innanzi al TAR-Palermo, al fine di ottenere l’annullamento degli atti relativi alla procedura concorsuale e chiedendo al TAR la neutralizzazione di 4 domande relative alla prova concorsuale scritta assumendone l’erroneità.
Detto ricorso veniva notificato alla Dott.ssa C.S. vincitrice del concorso, originaria di Mazara del Vallo, la quale si costituiva in giudizio con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia; i difensori costituiti in giudizio chiedevano l’estromissione dal giudizio della propria assistita in quanto,essendo collocata al primo posto della graduatoria finale di merito,l’eventuale accoglimento del ricorso non avrebbe inciso sulla sua posizione. I legali, altresì, eccepivano l’inammissibilità del ricorso proposto per mancata valida notifica ad almeno un controinteressato.
Ebbene, con sentenza del 19 ottobre 2023, il TAR-Palermo, condividendo le eccezioni degli Avv.ti Rubino e Impiduglia ha dichiarato il ricorso proposto dal candidato M.A. inammissibile, con assorbimento altresì di ogni altra questione, condannando il ricorrente al pagamento delle spese di lite in favore della Dott.ssa C.S.
Pertanto, per l’effetto della suddetta pronuncia del TAR –Palermo, la Dott.ssa C.S., ha visto confermata la posizione di prima classificata nella graduatoria di merito del predetto concorso e resterà in servizio presso l’amministrazione regionale.