L’edizione numero 48 del Festival di Morgana si aprirà venerdì 3 novembre alle 18al Museo delle Marionette con l’inaugurazione di due mostre, che uniscono in un abbraccio la Georgia e la Sicilia: A sculture in playe II fischio dei pupi. Dal Paese caucasico arriva A sculture in play, a cura di Tamta Akhalkatsi e Tinatin Sachaleli. Un’affascinante mostra di marionetterealizzate dal marionettista metodista georgiano Bachana Khalvashi sul Misantropo di Molière e sulla Vita dei Redella Bibbia. La Sicilia figura invece con la preziosa mostra II fischio dei pupi, in occasione del prestito della collezione di fischietti in terracotta di Mario Iudici, provenienti dalla Casa-Museo Antonino Uccello. Non semplici dispositivi sonori ma oggetti di iniziazione a riti: nelle giornate di festa, raccontava Antonino Uccello, questi fischietti erano venduti sulle soglie delle chiese ai ragazzi che li utilizzavano per osannare i diversi santi che venivano celebrati durante le feste.Alle 21, al Museo delle marionette, in scena La missione di Anoman delle compagnie Pantcha Indra e Gamelan Gong Wisnu Wara, uno spettacolo imponente, un tuffo nel cuore del Ramayana, antichissimo poema epico indiano. La missione di Anoman è un episodio rappresentato sotto forma di wayang kulit, cioè “teatro delle ombre” di Giava, tra narrazione e musica. Un racconto affascinante, in cui compaiono demoni, spose rapite, scontri epici, anelli, ritrovamenti. A dare corpo alla storia sarà il dalang che manipola le marionette e racconta l’episodio, insieme ai musicisti gamelan(un‘orchestra costituita da strumenti musicali prevalentemente ideofoni di origine indonesiana che comprende metallofoni, xilofoni, tamburi, gong e che include anche flauti di bambù, strumen |