Tra gli illustri ospiti il prof. Miguel Sanchez Romera che a Barcelona ha ottenuto la prima cattedra di neurogastronomia al mondo
Il messinese Francesco Galletti, ordinario di Otorinolaringoiatria dell’Università di Messina e direttore dell’UOC di Otorinolaringoiatria del Policlinico Universitario G. Martino, è stato eletto presidente della SIR Società Italiana di Rinologia, a margine del 6° congresso nazionale, che si conclude oggi nella città dello Stretto. Centinaia di otorinolaringoiatri e specialisti di altre discipline, da tutta Italia e dall’estero, si sono confrontati nell’arco di diverse sessioni tematiche con l’obiettivo di approfondire le ultime novità dal punto di vista chirurgico, farmacologico, terapeutico, toccando svariati argomenti e patologie afferenti il naso e mettendo in luce evidenze scientifiche e tecniche all’avanguardia.
L’assise ha preso il via nell’aula magna del Rettorato alla presenza di autorità e rappresentanti istituzionali, tra cui il sindaco Federico Basile, e col saluto del prof. Galletti e del presidente onorario del congresso, prof. Desiderio Passali, già presidente della SIR e della Società mondiale di Otorinolaringoiatria, che hanno dato il benvenuto a Messina agli illustri relatori nella cerimonia condotta dall’avvocato Silvana Paratore. A seguire, il primo simposio dedicato agli aspetti culturali, filosofici, artistici e scientifici dei sensi chimici, cui hanno preso parte i professori Miguel Sanchez Romera, Rosalia Cavalieri, Giulio Cesare Passali e Elio Maria Cunsolo. Interventi particolarmente originali che hanno destato grande interesse da parte della sala gremita di gente, accademici e giovani universitari: tutti incentrati sul nuovo concetto di nasalità e d’importanza dei cosiddetti sensi chimici, per molto tempo sottovalutati e trascurati dalla scienza e della medicina e che invece adesso vengono riscoperti con riflessioni capaci di essere trasversali e muoversi tra neurologia, gastronomia, psicologia. A corollario delle tematiche affrontate una serie di riferimenti alla storia, all’arte, alla filosofia a cominciare dal concetto di sapore che richiama le parole latine sapio, sapienza dunque conoscenza e la differenza col semplice “gusto”, come ha ricordato la prof.ssa Cavalieri, ordinario di Filosofia e teoria dei linguaggi nell’ateneo peloritano nella sua minuziosa relazione dal titolo “La sapienza del gusto tra naso e palato”; il concetto di naso come “camino” del gusto, sul quale si è soffermato il prof. Sanchez, considerato chef doctor perché da autorevole neurologo dell’Università di Barcelona, è poi diventato un rinomato cuoco stella Michelin e, di recente, il primo titolare di cattedra di neuro-gastronomia al mondo. Sanchez ha sottolineato come la conoscenza dell’ambiente attraverso il naso rende possibile la nostra sopravvivenza e ci aiuta anche ad evolvere, e come esso è l’unico dei cinque sensi in grado di produrre sfumature nella degustazione del cibo. E ancora il “naso come porta della memoria” secondo Cunsolo, otorinolaringoiatra a Modena, il quale, grazie ad un centinaio di diapositive, ricchi di disegni, immagini e altri dati storici ha ripercorso la storia del naso e della nasalità. Passali, ricercatore all’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha illustrato brevemente le sue lunghe e articolate ricerche su oltre 6200 soggetti con problematiche olfattive, evidenziando che queste spesso sono campanelli d’allarme di deficit e disturbi dell’intero organismo.