Egregio direttore,
governare una nazione, una regione, amministrare una città è molto più complesso delle promesse fatte in campagna elettorale. Chi fa politica dovrebbe saperlo e farebbe bene nel rispetto delle persone a non promettere l’impossibile, come purtroppo fanno molti politici. Amministrare Marsala con il suo territorio più vasto di quello di Milano, con le sue 104 contrade e i suoi quartieri popolari è ancora più difficile, ma il sindaco Grillo da esperto politico, avendo fatto solo questo nella vita, in campagna elettorale per vincere le elezioni aveva promesso di tutto e di più. In cinque minuti “al massimo” in città non si sarebbero più visti rifiuti, le strade sarebbero state tutte riparate. Gli imprenditori anche arabi, avrebbero investito in città e creato infrastrutture e tanti posti di lavoro. Il comune avrebbe assunto centinaia di persone, le attività culturali sarebbero stati fiorenti e tutti gli artisti avrebbero trovato il loro spazio creativo. Gli “esperti” di cui si è subito circondato, avrebbero trovato la soluzioni ai tanti problemi che affliggevano la città da decenni. Ebbene sono passati tre anni, gli esperti, tranne quelli pagati dal comune e quindi dai contribuenti, sono andati via, di eventi sportivi, culturali, artistici organizzati dal comune se ne son visti ben pochi. Gli investitori arriveranno nel futuro. La città è stata chiusa per il Covid e continua a restare sempre più chiusa, vedasi : piscina, stadio, monumento ai mille, pinacoteca, palazzo Grignani, casetta dell’acqua e forse anche altri luoghi. I rifiuti e la sporcizia sono ovunque, con strade e marciapiedi dissestati, molto ma molto più di prima, quando c’erano moltissimi cantieri aperti. I finanziamenti europei e nazionali, che erano tanti e potevano servire per creare infrastrutture, lavoro e servizi, che sono le cose che mancano a Marsala e nel meridione, si sono persi o si perderanno. Di solito una buona amministrazione porta a termine i progetti finanziati che eredita e ne lascia altri per il futuro. Questo sindaco sta facendo tutto il contrario. Di alcuni progetti più corposi si è fatto scippare anche i finanziamenti, altri non sono mai iniziati, alcuni sono forse finiti ma non collaudati che è come se non ci fossero, con la probabilità che Bruxelles o Roma vogliono indietro anche i soldi. Tutto questo non solo è incomprensibile, ma è un crimine contro i marsalesi e soprattutto contro i giovani e le fasce più deboli dal punto di vista economico e lavorativo. Mi dispiace rifare l’elenco certo non esaustivo dei finanziamenti persi e di tanti altri che probabilmente si perderanno. Sicuramente persi: i 26 milioni per sostituire alcuni passaggi a livello con dei sottopassi, opere essenziali per rendere il traffico veicolare più scorrevole e più sicuro. Persi i 135 milioni di euro, per realizzare lo scorrimento veloce Marsala- Mazara e così collegare più facilmente la città con l’autostrada per Palermo, avvicinare la valle del Belice e la provincia di Agrigento a Marsala e all’aeroporto di Birgi, rendere via Salemi e via Mazara meno trafficate e più sicure. Mai visto che un sindaco si faccia scippare i finanziamenti e oltretutto dai governanti regionali o nazionali del suo stesso colore politico. Anche i suoi amici politici non lo tengono in considerazione. Altre opere che abbiamo lasciato finanziate dove ancora non si vede nemmeno la posa della prima pietra, chissà se ci sono ancora i finanziamenti, sono: i due asili nido, uno in contrada Bosco e uno al centro città . Un progetto per aprire un canale nell’isola lunga, trapiantare della posidonia e posizionare dei sensori per controllare lo stato dell’ossigenazione dell’acqua dello Stagnone. Un altro progetto da realizzare nella salina genna denominato acqua- sal, che fine hanno fatto? Un progetto di oltre 2 milioni per mettere in sicurezza la costa fra il museo del Baglio Anselmi e viale Isonzo, forse il sindaco aspetta che quel tratto di costa frani verso il mare con tutte le conseguenze. Ma c’è ancora il finanziamento? I 21 pullman nuovi che abbiamo lasciato che fine hanno fatto, perché la maggior parte non sono in circolazione? Perché di mattina ci sono poche corse e di pomeriggio sono quasi assenti ? Lo sa il sindaco cosa vuol dire per i cittadini dei quartieri popolari e delle contrade, non avere o avere pochissime corse di autobus per raggiungere i negozi, gli uffici, i servizi, siti al centro della città? Per non parlare del traffico veicolare e del costo dell’uso della macchina per chi la possiede e ha la patente di guida, perché tanti sono senza. Che fine hanno fatto gli oltre due milioni di euro, per acquistare altri due autobus elettrici e le paline e le pensiline da posizionare lungo il percorso degli autobus? E il finanziamento dei tre scuolabus? Il progetto del museo del vino di palazzo Fici che fine ha fatto? Perché i lavori per sistemare il secondo piano di palazzo Grignani non sono mai iniziati? Per non parlare dei progetti, per l’efficientamento energetico della piscina e dello stadio, per il manto erboso sintetico e per la pista di atletica sempre per lo stadio, per diversi milioni di euro che fine hanno fatto? Perché la pista ciclabile dello Stagnone continua a essere abbandonata a se stessa? Perché il parcheggio dello stadio, che non credo sia finito, non è dotato di bus navetta per essere utilizzato? Perché la palestra Grillo non viene ancora utilizzata? Per non parlare dell’ospedale e del padiglione Covid, dove il silenzio del sindaco e della politica regna sovrana. Perché questo sindaco ha ridotto la città in queste condizioni? Perché la maggior parte di consiglieri non parla di queste gravissime inadempienze? Per non parlare dei soldi che c’erano nel pnrr e che questa amministrazione ne usufruirà forse per l’ippodromo di Schiacciaiazzo e per il resto si vedrà. Tantissimi comuni cambieranno volto, creando infrastrutture, servizi e lavoro. Marsala ne pagherà le conseguenze di questa incapacità ad amministrare per decenni. I soldi stornati non ritorneranno più, il treno del pnrr e degli altri finanziamenti europei non passerà più. È triste assistere a tutto questo e oltretutto nel silenzio di tanti. Una buona amministrazione ha il dovere di portare avanti i progetti finanziati che eredita, progettarni altri che realizzeranno i futuri amministratori. Questo sindaco non solo non sta realizzando i progetti che ha ereditato ma non lascerà niente per il futuro, tranne macerie. P. S. Ieri il sindaco in un video per celebrare i suoi tre anni alla guida della città e senza scusarsi per tutte le cose non fatte e le promesse non mantenute, ha avuto anche l’ardire di prendersi meriti che non ha. Ha parlato del progetto per portare l’acqua di Montescuro nei comuni di Marsala, Petrosino e Mazara, come se fosse opera sua, mentre è un vecchio progetto di un ente regionale, di 10/15 anni fa, sollecitato da tutti i sindaci che si sono succeduti negli anni e adesso finalmente con 70 qualcuno dice 90 milioni di euro del Pnrr forse verrà realizzato. Degli altri progetti di cui parla, il “dopo di noi” a Villa Damiani, il water front 1 e 2, non si capisce quale sarebbero i suoi meriti. I progetti e i finanziamenti vengono da lontano, dalla mia amministrazione e il water front 1 forse dall’amministrazione Carini e noi l’abbiamo portato avanti come era giusto fare, con il finanziamento arrivato nel 2019. Il sindaco in questi tre anni oltre aver fatto perdere centinaia di milioni di euro alla città privandola di importanti Infrastrutture, di tante occasioni di lavoro per imprese, tecnici e operai, ha anche la faccia tosta di prendersi meriti che non ha, è incredibile Dei progetti del pnrr del comune dove ancora non si vede la posa di alcuna prima pietra, ne parleremo nel 2026. Io ho molti dubbi che saranno realizzati, anche perché abbiamo l’esperienza di tutti quelli non portati avanti in questi tre anni. Certo se il sindaco prendesse coscienza della sua incapacità a amministrare, del disastro e delle macerie che ha creato e che lascerà anche alle future generazioni, dovrebbe e potrebbe dimettersi facendo un atto di generosità nei confronti dei marsalesi. Purtroppo questo non avverrà e ha altri due anni per fare altri danni.
Dott. Alberto Di Girolamo