Salvatore Nocera interpreta una donna sgrammaticata ed esilarante, imprigionata in un’esistenza irrisolta e irrisolvibile
A dieci anni dal suo primo debutto, va in scena nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, il 6 e 7 ottobre alle ore 21.00, Letizia Forever, testo e regia di Rosario Palazzolo,progetto di Teatrino Controverso e T22, produzione esecutiva A.M.A. Factory; light designer Gabriele Gugliara.
Lo spettacolo, vincitore della Biennale Marte Live 2014, del Premio Festival Teatri di Vetro 2014, e selezionato al Torino Fringe Festival 2015, ha come unico interprete Salvatore Nocera, che veste i panni di Letizia, una donna sgrammaticata, esilarante, poetica, semplice e complicatissima, dal linguaggio dirompente, introspettivo, intriso di neologismi e solecismi, nonsense semiotici che diventano caricaturali non appena prendono di mira l’instabile certezza dei luoghi comuni: «Picchì, io, di mio, non la faccio troppo intelligente, la gente, intelligente di capire la storia mia, voglio dire, di capirla vera, ca la gente non è mai troppo intelligente, per me, intelligente di capire veramente le cose».
Letizia racconta, in un flusso di coscienza incontrollato e coinvolgente, la propria esistenza segnata da soprusi, ignoranza, rocambolesche peregrinazioni emotive. Ma Letizia Forever è anche una colonna sonora, quella dei “fabulosi anni ’80”, come li definisce l’autore e regista Palazzolo. Una musica che entra in collisione con la storia o la sollecita, la sorprende. Ma Letizia è soprattutto una distonia della personalità, un accanimento sociale, un rebus irrisolto e irrisolvibile.