Si presenta con lesioni cutanee piane o in rilievo, ruvide o squamose, di colore rosso, marrone, bianco o rosa, che possono essere facilmente confuse anche con semplici inestetismi. Ma in realtà potrebbero essere campanelli d’allarme. Stiamo parlando della cheratosi attinica, patologia della pelle che interessa in particolare le persone con un’età avanzata e la pelle chiara, ma non solo, con una prevalenza del 27,4% negli over 30 (Fargnoli et al, 2017). Una patologia da non sottovalutare perché la cheratosi attinica può evolvere verso una forma invasiva di tumore cutaneo, il carcinoma squamocellulare.
Diagnosi precoce è la parola d’ordine: la cheratosi attinica se individuata in tempo può essere trattata, così da ridurne la possibile progressione e la potenziale pericolosità. Insomma, più precoce è la diagnosi, più facile è la cura. Ecco, quindi, che per sensibilizzare la popolazione a rischio, aumentando il grado di consapevolezza sulla patologia, prende il via la campagna “Derma Point, facciamo il punto sulla cheratosi attinica”, con il contributo non condizionante di Almirall in collaborazione con SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse. Da settembre a novembre 2023, saranno coinvolte 12 strutture ospedaliere/universitarie distribuite sul territorio nazionale con una giornata di screening dermatologico. Il 7 ottobre al Policlinico G. Rodolico di Catania in Via Santa Sofia 78 dalle 9.00 alle 12.30 i dermatologi coordinati dal Prof. Giuseppe Micali, Direttore dell’U.O.C. di Dermatologiaoffriranno consulti gratuiti per favorire la diagnosi di una patologia ad oggi ancora troppo spesso sottovalutata. La prenotazione è obbligatoria al link: https://eventi.derma-point.it/
“Le macchie della pelle non sono tutte uguali e alcune necessitano di attenzioni specifiche perché potenzialmente gravi – spiega il Prof. Giuseppe Argenziano, Presidente della SIDeMaST – tra queste ci sono le cheratosi attiniche. Esse compaiono infatti per l’80% su aree del corpo esposte al sole, quindi viso, collo, mani, avambracci e cuoio capelluto, soprattutto nelle persone meno giovani, di carnagione chiara. Negli stadi iniziali possono essere più facili da sentire alla palpazione che da vedere. Solitamente sono asintomatiche, talvolta dolorose, soprattutto possono evolvere in un tumore cutaneo, il carcinoma squamocellulare. Per questo diagnosticarle e trattarle precocemente è indispensabile”.
“La diagnosi delle cheratosi attiniche – prosegue il Prof. Giuseppe Micali, Direttore dell’U.O.C. di Dermatologia del Policlinico G. Rodolico di Catania– è generalmente clinica, ma nei casi dubbi si avvale di metodiche diagnostiche di imaging non invasive, quali la dermoscopia e la microscopia confocale, disponibili soprattutto nei Centri di riferimento come il nostro. Esistono poi numerose opzioni terapeutiche, che vanno dai trattamenti di tipo fisico quali la crioterapia, la laserterapia e la terapia fotodinamica che sono effettuate dal dermatologo, alle terapie topiche domiciliari con creme e/o unguenti a base di 5-fluorouracile, imiquimod, diclofenac o tirbanibulina che sono applicate direttamente dal paziente”.
“È fondamentale effettuare una visita dermatologica – spiega il Prof. Francesco Lacarrubba, Professore associato presso l’U.O.C. di Dermatologia del Policlinico G. Rodolico di Catania – in quanto soltanto lo specialista è in grado di formulare una diagnosi corretta ed offrire il tipo di trattamento più adatto in base alle caratteristiche delle cheratosi attiniche (sottotipo, numero, sede, etc.) e del paziente (età, comorbidità, etc.). In occasione della campagna verrà fatto un primo screening tramite l’esame clinico della cute e, se dovessimo riscontrare la presenza di cheratosi attiniche o altri sospetti tumori cutanei, il paziente verrà avviato al percorso più appropriato sia diagnostico, attraverso le metodiche non invasive in nostro possesso, che terapeutico. Verranno inoltre forniti consigli sui possibili mezzi di prevenzione dell’insorgenza di tali neoformazioni”.