Teatro, musica e danza insieme: uno spettacolo straordinario, ideato per l’occasione, segna l’ingresso di Montevago nella Rete dei Teatri di Pietra. Grande successo, ieri sera, per “Memoria Futura” nell’antica cattedrale tra i ruderi del terremoto che nel 1968 devastò la Valle del Belìce. In scena: Sergio Vespertino, Giuseppe Milici, accompagnato da Antonio Zarcone al pianoforte, Paola Saribas, Lucia Cinquegrana, Elisa Carta Carosi. Il progetto, ideato dalla Rete dei Teatri di Pietra, è sostenuto da Agricantus Soc. Coop. Culturale Sociale, Ass.ne Culturale Estreusa, Mda Produzioni.
“Grazie di cuore al maestro Aurelio Gatti e agli artisti che hanno aderito all’iniziativa sostenendo il progetto di recupero della memoria. E grazie al pubblico, a tutte quelle persone che ci raggiungono da ogni parte della provincia contribuendo a tenere vivi i nostri luoghi della memoria e incoraggiandoci ad andare avanti nel percorso di riqualificazione e rigenerazione artistica e culturale intrapreso”, ha detto il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo.
“L’idea di un policentrismo culturale diffuso capace di raccogliere l’eredita recente e quella più antica, questo è il progetto di Montevago. Iniziamo questo progetto – ha detto il maestro Aurelio Gatti – pensando già alla prossima stagione estiva con una programmazione di spettacoli, ma questo è un sito che ha altri valori, oltre a quello scientifico, artistico, archeologico e paesaggistico ha il valore di una memoria recente. Nel 1968 un terremoto ha spazzato l’identità e la ricostruzione ha fatto di tutto per sottrarre e mortificare quell’identità. Ora, forse, c’è un desiderio altro e noi rispondiamo e assecondiamo quel desiderio altro che si fa progetto”.