A tre anni dal fulmine che ha colpito la guglia maiolicata è stata riaperta al culto la chiesa dedicata a San Cataldo ed è ritornata“a casa” la statua dedicata al “Santo patrono di Gangi”.
E’ stata la chiesa Madre ad ospitare, sabato scorso, la presentazione dei lavori di manutenzione straordinaria e restauro che in questi anni hanno interessato la vicina chiesa di San Cataldo. Un progetto complesso che ha riguardato il rifacimento del tetto, della facciata e della guglia maiolicata, colpita da un fulmine nel settembre del 2020.
I lavori sono stati presentati dall’architetto Antonella Callari e dal tecnico restauratore Giuseppe Inguaggiato.
Il parroco della parrocchia di San Cataldo e chiesa Madre, don Giuseppe Amato, ha detto: “Sono stati anni difficili ma anche i lavori non sono stati da meno con tante criticità. Un lavoro realizzato grazie a uncantiere scuola e alla professionalità della ditta Spitale Santo, il mio ringraziamentoparticolare va, prima di tutto, al nostro Vescovo per il sostegno economico grazie ai fondi dell’8×1000, un grazie alla confraternita Maria Santissima Degli Agonizzanti, al sindaco Giuseppe Ferrarello e alle precedenti amministrazioni, all’Ufficio Tecnico Comunale, al restauratore e a tutte le maestranze, ma anche alla BCC delle Madonie”.
Al presentazione dei lavori presenti il vice sindaco Nicola Blando e il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello che ha detto:“Finalmente San Cataldo ritorna a casa sua” poi ha voluto ringraziare don Giuseppe Amato, le maestranze, tecnici, confraternita e tutti coloro che “si sono spesi in questi anni affinché l’importante luogo di culto venisse restituito allaComunità “.
Domenica pomeriggio una processione euna celebrazione eucaristica, officiata da don Giuseppe Amato, ha ufficialmenterestituito ai fedeli la chiesa di San Cataldo.