Quattro luoghi della Kalsa che celano potenti raffigurazioni della morte.
Percorso: Palazzo Abatellis, Oratorio dei Bianchi, Cripta dei Cocchieri, Cortile della Morte
Domenica 3 settembre 2023 ore 10 – Costo €15 (bimbi 5/10 anni €8) (include auricolari e servizio guida. Durata: 2 ore.
Info e prenotazioni: 320.7672134 – 347.8948459 eventi@terradamare.org https://terradamare.org/
Esplorare luoghi in cui la morte, la sua raffigurazione, la sua simbologia o gli usi e le attività legate ad essa siano collante di questa passeggiata, permette di osservare la bellezza di composizioni antiche, di spazi della memoria e luoghi poco noti, di ritrovare la sensibilità di quegli uomini che nei vari secoli hanno dato forma a questo tema.
Inizieremo da ‘Il Trionfo della Morte’ attribuito a un maestro catalano e dipinto in Palazzo Sclafani, ma oggi a Palazzo Abatellis, di fortissimo impatto emotivo nella figura dello scheletro-cavaliere, in un meraviglioso giardino abitato, in cui la risonanza psicologica e umana del manifestarsi della morte si traduce nelle espressioni di stupore, terrore, incredulità, paura di tutti i soggetti.
Uno tra i più significativi siti monumentali dell’antico quartiere della Kalsa è l’Oratorio dei Bianchi, che ha subito nel tempo numerosi rifacimenti e ingrandimenti. La sua denominazione deriva dal colore del cerimoniale indossato da coloro che ne facevano parte, che avevano il ruolo di portare conforto ai condannati a morte. Al suo interno, oggi, spazio museale, si trovano manufatti del Serpotta e anche l’antica Porta lignea dalla quale entrò Roberto “il Guiscardo” alla testa dei Normanni.
Successiva tappa, caratterizzata da un austero prospetto, in via Alloro, la Chiesa dei Cocchieri, dalla scala ricavata nel pavimento della chiesa si accede alla cripta, di circa 150mq, si estende sotto la chiesa e parte della strada; ha ben mantenuto l’aspetto originario, poichè questo ambiente fu utilizzato come luogo di culto prima dalla confraternita dei Carrettieri e dopo il 1590 da quella dei Cocchieri, oltre i loculi e il colatoio, vi sono elementi decorativi e pitture parietali. È tra le più grandi cripte della città.
Ultima tappa, attraversando diverse vie che ricordano antichi mestieri della città, ci condurrà nel cuore nel cuore di Piazza Garraffaello, spazio urbano ricco di storia, legato anche al mercato della Vucciria, ma nel quale vi si trova un vicolo dalla lugubre denominazione, il Vicolo della morte.