lunedì, Novembre 18, 2024
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Disoccupazione Zero: venerdì 25 agosto, alle ore 18, davanti alla Prefettura, sit-in di protesta contro l’abolizione del reddito di cittadinanza

Il sindaco Trantino chieda al Governo il prolungamento del rdc, potenzi i servizi sociali comunali e faccia pressione al governo regionale per l’ammodernamento dei centri per l’impiego 

Nell’area metropolitana di Catania 9mila nuclei hanno ricevuto il vergognoso sms con cui il Governo di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, ha cancellato il Reddito di Cittadinanza. Nei prossimi mesi migliaia di altre famiglie, anche con figli a carico, saranno gettate nella povertà più assoluta. 

Tuttavia il nostro sindaco ha affermato in diretta televisiva che a Catania non esiste alcun disagio sociale perché non vede nessuna protesta da parte dei catanesi, e che la sua amministrazione ha tutto sotto controllo.

Domandiamo quindi al sindaco Trantino: è a conoscenza del tasso di disoccupazione nella città che governa? Della quantità di lavoratori in nero e precari? È a conoscenza del fatto che in questo momento diverse strutture balneari e ristoranti pagano i propri dipendenti stagionali 300 euro al mese? Sa che le organizzazioni mafiose e criminali prosperano proprio dove manca il lavoro, così da poter ingaggiare anche giovani e meno giovani per fare da corrieri della droga?

Inoltre il sindaco è mai stato all’interno di un centro per l’impiego della sua città? Sa che purtroppo è strutturalmente inadeguata nel trovare lavoro ad un disoccupato, perché il governo regionale, presieduto da una maggioranza dello stesso colore, non l’ha mai voluto far funzionare?

Ed ancora, chiediamo al sindaco se è a conoscenza delle carenze strutturali di personale nei servizi sociali del comune, che non riusciranno mai, in maniera efficiente, a prendere in carico e processare l’immensa mole di cittadini bisognosi di aiuto. 

Ripensandoci, forse lo sa, e proprio per questo si decide di non far nulla e di lasciare i CAF ad occuparsene. Gli stessi CAF, che, da centri di assistenza, si sono trasformati nel tempo nelle macchine di consenso che hanno permesso anche a questa giunta di insediarsi, visto che molti dei consiglieri di maggioranza ne sono proprietari e gestori, in maniera più o meno diretta.

Gli stessi CAF che hanno assicurato in malafede a tutti i percettori che la Meloni non avrebbe tolto il Reddito di Cittadinanza, anche quando la legge era ormai stata firmata.

Chiediamo perciò: 

1. Che il Sindaco, come primo cittadino della seconda città più grande della Sicilia, chieda al Governo il prolungamento del Reddito di Cittadinanza per tutti coloro che finora ne hanno beneficiato.

2. Il potenziamento dei servizi sociali comunali 

3. Fare pressione al governo regionale per il potenziamento e l’ammodernamento dei centri per l’impiego e l’avvio dei corsi di formazione, promessi e mai lanciati.

4. Prendere la distanza da tutti quei CAF che hanno fatto politica e che sono stati fautori dei problemi che oggi affrontano anche i percettori di Reddito di Cittadinanza.

Sicuri che il primo cittadino disattenderà ogni nostra richiesta, siamo pronti a mobilitarci e a proseguire le nostre proteste venerdì 25 agosto, davanti alla Prefettura di Catania, alle ore 18.00.

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