Ieri, 10 agosto, è stato raccolto il primo sale del 2023, prodotto questa estate nelle saline Ettore e Infersa dello Stagnone di Marsala.
Anche quest’anno, come nel 2022, al fine di agevolare il lavoro dei salinai, il sale viene raccolto nel pomeriggio-sera. Si perpetua così la tradizione secolare del raccolto manuale, che consente di selezionare il sale “integrale” che, con il suo equilibrio di oligoelementi, magnesio e potassio in primo luogo, non ha bisogno di alcuna lavorazione per essere consumato direttamente in cucina e sui cibi. Lo spettacolo della raccolta al tramonto intorno al “Mulino d’Infersa” proseguirà per tutto il periodo estivo. Le piogge primaverili dei mesi di maggio e giugno hanno determinato quest’anno un notevole ritardo nell’inizio della stagione produttiva e di conseguenza del raccolto. Ogni anno sono circa 3000 le tonnellate di sale raccolto a mano nelle Saline Ettore e Infersa (SEI). Queste rappresentano il vertice produttivo delle 100.000 tonnellate prodotte dalla SOSALT di Trapani, l’azienda che ne cura la produzione e la commercializzazione. Il sale prodotto nella fascia costiera che unisce Trapani a Marsala è l’unico, in Italia, che può fregiarsi della certificazione di qualità IGP di “Indicazione Geografica Protetta”.
Il costo della raccolta manuale rispetto alla raccolta meccanica e la carenza di manodopera specializzata sono le principali minacce per questa produzione di eccellenza, mitigate solo in parte dalla qualità del prodotto.