Il sindaco Anastasi: «Il Governo faccia quanto prima chiarezza. Anche i comuni hanno urgente bisogno di informazioni, precise e dettagliate, da poter dare ai propri cittadini»
I percettori di Reddito di cittadinanza residenti nel Comune di Petrosino che hanno ricevuto l’sms dell’Inps per la sospensione del sussidio e che necessitano di informazioni e supporto sulle procedure da seguire, potranno recarsi presso l’ufficio Servizi sociali, aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
«Il Governo ha tagliato una misura di contrasto alla povertà fondamentale, un sostegno economico vitale per decine di migliaia di cittadini che vivono in condizioni di particolare disagio e fragilità, scaricando le conseguenze sui comuni e lasciando quasi intendere che saranno gli enti locali a doversi occupare della questione, senza essere stati dotati, però, di strumenti, risorse e tempo materiale per affrontare e gestire un problema così impattante – dichiara il sindaco Giacomo Anastasi – Come Comune di Petrosino abbiamo messo a disposizione l’ufficio Servizi sociali, consapevoli, però, delle difficoltà che si presenteranno se la questione non sarà gestita a livello nazionale. Questa misura di sostegno, sia pur con le sue criticità, le truffe e un sistema di controlli poco efficace, rappresentava comunque una forma di contrasto alla precarietà e all’indigenza, soprattutto in un territorio come il nostro, provato dalla mancanza di opportunità lavorative e da un’illegalità diffusa. La cessazione del RdC allo scadere dei sette mesi di ricezione va ad incidere sulla vita di persone non perché siano uscite dalla povertà o abbiano rifiutato un’offerta di lavoro, ma perché prive, in famiglia, di minorenni, anziani o persone con disabilità. Di questo, però, il Governo, non si è minimamente interessato – aggiunge il primo cittadino – Ha portato avanti la sua battaglia ideologica, la sua propaganda, ha scelto di fare una guerra contro i più fragili, senza farsi carico delle conseguenze e senza delucidazioni sulle eventuali misure alternative di sostegno. Il Governo faccia quanto prima chiarezza. Anche i comuni, tramite i servizi sociali, hanno urgente bisogno di informazioni, precise e dettagliate, da poter dare ai propri cittadini».