“Che Don Ciotti parli di unione tra due cosche anziché di due coste non è certamente un lapsus, piuttosto é una gravissima caduta di stile dalla quale occorre prendere le distanze. Capisco che nel Pd in tanti pur di manifestare disprezzo verso qualunque cosa faccia Matteo Salvini si arrivi persino a considerare Don Ciotti il “re dei re”, ma sul ponte nello Stretto c’è l’impegno di tutto il centrodestra affinché questa opera infrastrutturale venga realizzata, avendo attenzione massima sui fenomeni di infiltrazione criminale e mafiosa negli appalti che lo riguarderanno. Il Pd della Schlein è fatto di troppi personaggi in cerca d’autore che si lanciano su qualsiasi cosa pur di manifestare la propria esistenza. Il fatto concreto, invece, è che finalmente sul Ponte si fa sul serio avendo anche il consenso dell’Unione Europea, tanto che sulla chiusura del Corridoio 1, attraverso il ponte ad unica campata, si è già espressa favorevolmente. Del Pd e di certi demiurghi dell’ultimo minuto ci si ricorderà solo per avere osteggiato la modernizzazione del nostro paese e per i passi indietro fatti fare all’Italia nel campo delle infrastrutture”. Lo affermano i deputati regionali della Lega Marianna Caronia, Vincenzo Figuccia, Giuseppe Laccoto e gli assessori Luca Sammartino e Mimmo Turano.