mercoledì, Ottobre 23, 2024
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Marsala, intitolazione bene confiscato alla mafia al prefetto Sodano. L’intervento di padre Fiorino

Signor Ministro dell’InternoGentile Prefetto di Trapani, Padre Vescovo Angelo, Gentile Signora Maria Augello Sodano, Signor Sindaco di Marsala, Autorità civilimilitari, religiose, Concittadini, 

oggi siamo molto contenti, come Opera Mons. Gioacchino Di Leo (un ente della Chiesa cattolicafondato nel 1963 dal Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo) e come cittadini italiani, che questo immobile confiscato alla mafia e sede del Centro soci-educativo “I giusti di Sicilia”, sia intitolato al Prefetto Fulvio Sodano, un servitore fedele e generoso dello Stato Comunità, cioè di tutti noi e delle istituzioni democratiche.

“Nella mia vita ho fatto un solo giuramento, a cui ho cercato di essere sempre fedele. Ho giurato fedeltà alla Repubblica. I miei veri datori di lavoro sono sempre stati i cittadini. Sa a Trapani come mi appellavano? Il “Prefetto del popolo”. E ne sono orgoglioso.” 

Cosi nel 2007 il Prefetto Sodano rispondeva al giornalista Marco Rizzo che lo intervistava.

Ispirati e grati al “Prefetto del popolo” per quanto ha fatto nella nostra provincia di Trapani, per aver contrastato il potere mafioso e ostacolato il pericoloso intreccio tra mafiosi ed alcuni uomini delle istituzioni, e aver favorito il celere ed efficace utilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia, ci chiediamo: cosa significa attualmente essere fedeli alla Repubblica? Come continuare l’opera e l’impegno istituzionale e sociale del Prefetto Sodano?

Innanzitutto formando costantemente la nostra coscienza ai valori fondamentali della nostra Costituzione (la persona, il lavoro, la dignità, la libertà e l’uguaglianza, la democrazia, l’etica, la legalità, la solidarietà e la partecipazione).

Tanti beni confiscati alla criminalità organizzata sono inutilizzati, e quindi a

rischio di abbandono e degrado. Agli amministratori comunali chiediamo di

porre maggiore attenzione verso tutti questi beni al fine di restituirli alla

collettività per la realizzazione di finalità sociali come previsto dalla legge. Le

Amministrazioni, ove non l’avessero già fatto, dovrebbero prevedere appositi

capitoli di spesa all’interno dei bilanci comunali, così come dovrebbero

verificare se vi è la possibilità di attingere ai Fondi del PNRR per la

manutenzione e riqualificazione di detti beni.

Inoltre, confidiamo sul Ministro e sul Prefetto affinché possano – secondo i

propri ruoli – coordinare e verificare il migliore utilizzo dei beni confiscati.

Infine crediamo che le attività istituzionali e socio-educative svolte dal Prefetto Sodano in Sicilia,  conpassione e lungimiranza – lui che era originario di Napoli – ci ricordano, come i significativi “giusti di Sicilia” presenti in questo Centro, che bisogna aver cura costante della formazione dei più giovani e che bisogna prioritariamente operare per la pronta accoglienza di chi vive nelle difficoltà economiche e di chi è senza lavoro. La mafia e le altre organizzazioni criminali approfittano delle “feriterelazionali” e dei bisogni fondamentali della nostra gente. Il nostro popolo ha urgente bisogno di una maggiore presenza dello Stato, a partire dei quartieri periferici per prevenire devianze e violenza, allontanamento dalla partecipazione civile, sfiducia nelle istituzioni democratiche e nei partiti, astensione dal voto (che cresce ogni anno di più), fughe nelle droghe e in gruppi settari e antidemocratici. (ci riferiamo, in particolare, alla massoneria deviata, gruppi di matrice neofascista e anarchica, “mafia imprenditoriale e dei colletti bianchi”, sette sataniche e culti devianti e distruttivi, ecc.).

Tanti siciliani sono stanchi della malapolitica e di chi rivestendo cariche pubbliche ha mirato più al tornaconto personale/familiare e – peggio ancora – al favorire “Cosa nostra”, la corruzione e gli enormi sprechi di denaro pubblico. Siamo delusi di coloroche, pur essendo funzionari e impiegati delle amministrazioni pubbliche, continuano a rendersicorresponsabili con omissioni, ritardi o con atti di favoritismo (chiesto o dato), dell’arretramento socio-culturale ed economico della nostra bella Regione Siciliana. L’allora Procuratore della Repubblica di Marsala, il dott. Paolo Borsellino, che abbiamo ricordato alcuni giorni fa, e che qui ricorderemo in una prossima rassegna estiva, affermava che ognuno deve fare la sua parte e che “vivere nella legalità significa determinarsi nei propri comportamenti professionali, familiari e sociali con la convinta osservanza della legge”.

In questa occasione desideriamo vivamente ringraziare i Magistrati, le Forze dell’Ordine e tutte le persone che s’impegnano quotidianamente per la nostra sicurezza, libertà e serena convivenza.

Il dott. Borsellino, il Prefetto Sodano, i “giusti di Sicilia” continuino ad ispirarci con le loro esistenze esemplari, la nostra coscienza sia sempre vigile, i più alti rappresentanti dello Stato ci sostengano con interventi specifici e adeguati, il Buon Dio ci aiuti e ci protegga. 

Grazie a tutti voi! Grazie, Ministro Piantedosi, della sua presenza odierna e  si ricordi dei tanti siciliani onesti/creativi, desiderosi di miglioramento sociale e morale, di resistenza di fronte al crimine organizzato e violento.

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