mercoledì, Novembre 20, 2024
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Palermo: 95% degli autobus in circolazione è a gasolio

Palermo calano le immatricolazioni: -49% il trasporto merci, -56,6% gli autobus 

Ciò nonostante, il capoluogo siciliano vanta il parco autobus più giovane della regione: poco meno di un terzo degli autobus è sotto i 10 anni. Sul fronte del trasporto merci la percentuale scende al 16%

Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Sicilia nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.

Dall’analisi emerge che Palermo si conferma la città siciliana più virtuosa, nonostante un calo significativo delle nuove immatricolazioni e l’alimentazione alternativa fatichi a decollare.

Immatricolazioni: calano i nuovi autobus (-49%) e i mezzi per il trasporto merci (-56,6%)

Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto mercinel 2022 in Italia hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi.

Stesso tenore per la Sicilia che nel 2022 fa segnare addiritturaun -24% di immatricolazioni, pari a 1.076 nuove targhe, 349 in meno rispetto al 2021. 

Anche Palermo chiude in negativo con -56,6% e 143 nuove immatricolazioni in meno rispetto alla rilevazione dell’anno precedente.

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021, e un simile scenario si riscontra anche a livello locale. Tra le regioni in negativo laSicilia registra un calo del 15,8% con 96 nuove targhe.

Il capoluogo, in scia, fa segnare un calo di immatricolazioni di oltre il 49%, con solo 27 nuovi autobus rispetto ai 53 dell’anno precedente.

Alimentazioneil 95% degli autobus in circolazione a Palermo è a gasolio

Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante nel 2022 per il settore trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento(1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi(rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).


La Sicilia vede l’elettrico fermo allo 0,1% e l’ibrido in leggero rialzo allo 0,3%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (93% del parco) seguita dalla benzina al 5,2%.

Identica la fotografia di Palermo, che registra la stessa percentuale di elettrici e di ibridi. Più bassa la quota di mezzi a gasolio, pari all’89,3%, tasso più basso della regione, ma l’alimentazione a benzina è ancora all’8,4%.

Anche il panorama nazionale relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).

Per le fonti alternative, in Sicilia l’ibrido è inesistente mentre l’elettrico si conferma allo 0,8%. Il gasolio segna il 95,5% e il metano scende al 3,2%.

Nel capoluogo la quota di elettrico è irrisoria (0,2%), come nel 2021, e anche qui l’ibrido è assente. Il gasolio sale al 95,2% mentre il metano scende al 4,3%.

Categoria Euro: nel trasporto merci la fascia Euro 0-2 sfiora il 48%. Situazione opposta per gli autobus

Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%. La situazione in Sicilia è più delicata dove la quota più rappresentata è quella degli Euro 0, che da soli sono il 26,8% del parco circolante. In generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 superano il 47%, in lieve calo rispetto ai dati 2021. Le classi meno inquinanti, ovvero Euro 5 ed Euro 6, si fermano al 18%.

Poco sotto la media regionale Palermo, dove la fascia Euro 02 arriva al 46,8%, poco meno di due punti percentuali in calo rispetto al 2021. Le categorie Euro 5 ed Euro 6 recuperano un pochino salendo al 18,7% (erano il 16,8%).

In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.

Ben sopra la media nazionale, in Sicilia gli Euro 0 arrivano al 19,1%, al contrario la quota di Euro 5 ed Euro 6 si attesta al30,1%, al di sotto della media italiana che è del 47,9%.

Il capoluogo si distingue per il numero più basso di Euro 0, 1 e 2 (25,6%) e quello più alto di classi recenti (37,3%).

Anzianitàa Palermo poco meno di un terzo degli autobus ha meno di 10 anni

Nell’analisi per fasce di anzianità, il parco circolante di autocarri per il trasporto merci nel 2022 in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante). In Siciliainvece, la fascia d’età più diffusa si conferma quella 2030 anni con il 23,4%. Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si abbassano: poco più del 16% dei mezzi ha massimo 10 anni. Cala, seppur di pochissimo, la percentuale degli under 1 anno, pari all’1,3%. 

Palermo non si discosta dalla media regionale: gli autocarricon massimo 10 anni sono il 16,9%, mentre la quota di mezzi con oltre 20 anni sfiora la metà del parco circolante.

La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). In Sicilia la fascia di autobus oltre 20 anni si conferma la più rappresentata con il 41,5%, rispetto a quella nazionale (27,6%). In regione i mezzi con un’età massima di 5 anni scendono al 12,8%. 

Palermo è ancora una volta la provincia più virtuosa: qui gliautobus con massimo 10 anni sfiorano il 30%, quelli che superano i 20 anni sono il 28% circa.

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