lunedì, Novembre 25, 2024
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La Bibbia è il grande codice della cultura occidentale

La Bibbia è il fondamento della nostra società nell’Europa occidentale. Diventa un libro che unisce e può sicuramente generare una genuina esperienza ecumenica. La Bibbia è il grande codice della cultura occidentale che ci dà delle chiavi di lettura per capire il mondo in cui viviamo. E’ il punto di partenza che ha visto riunirsi a Siracusa cinquecento studiosi per la conferenza annuale dell’European Association of Biblical Studies (Eabs), associazione internazionale non confessionale che promuove studi di livello accademico sulla Bibbia e sulle tematiche affini. Esponenti di tutte le confessioni cristiane cattolici, protestanti, anglicani e ortodossi, ma anche del mondo ebraico, provenienti da tutta Europa, e poi Stati Uniti e Israele. Tutti intorno al “libro per eccellenza” impegnati nella grande fatica dell’interpretazione del libro, che può dare rilievo alle grandi tematiche a cominciare dalla pace e dall’umanizzazione. 

L’annual conference, appuntamento accademico in cui gli studiosi della Bibbia si incontrano per far conoscere le loro ricerche scientifiche, ha avuto come ente ospitante l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio che, a differenza di quanto accaduto negli scorsi anni in capitali come Berlino, Copenaghen o Tolosa, ha strutturato la tre giorni in una sede diffusa, coinvolgendo quattro edifici di rilievo storico e accademico nel centro storico di Ortigia: il seminario arcivescovile, il Teatro Comunale, l’Accademia dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico e il San Metodio. Una conferenza, conil contributo del settore dell’Apostolato biblico dell’ufficio Catechistico della Cei,aperta dalla benedizione di papa Francesco, nel messaggio a firma del segretario di Stato cardinale Pietro Parolin: “le giornate di studio e di riflessione sulla sacra scrittura, sorgente inesauribile e sempre fresca di sapienza, possano arricchire la conoscenza e l’approfondimento delle tematiche bibliche favorendo anche la condivisione ecumenica ed il dialogo interreligioso”. Nel messaggio letto dall’arcivescovo di Siracusa, monsignor Francesco Lomanto, il Papa incoraggia “il ministero dello studio della parola divina, nel contesto fraterno dell’incontro, cosicché la ricerca accademica ispiri il desiderio di promuovere nuovi percorsi di collaborazione umana e religiosa”.


A dare il benvenuto il presidente di Eabs, George Brooke dell’Università di Manchester, che ha assegnato le borsa di ricerca per il 2023. Le 500 presenze e i 150 collegamenti on line hanno fatto diventare quella di Siracusa la più grande conferenza della Eabs nella storia. Un successo frutto del lavoro di preparazione di un equipe formata da don DionisioCandido, docente di Esegesi Biblica e Critica Testuale dell’Antico Testamento presso l’ISSR San Metodio e presso la Facoltà di Teologia cattolica dell’Università di Salisburgo (Austria), dal dott. Danilo Verde, ricercatore di Ebraico biblico presso la Facoltà di Teologia cattolica di Lovanio (Belgio) e dalla dott.ssa Mariangela Maresca, docente di Metodologia dello studio presso l’ISSR San Metodio di Siracusa, che ha curato, grazie anche ai sedici volontari, ogni aspetto dell’annual conference: dai contenuti, alla logistica, ed anche all’ospitalità con momenti di convivialità che hanno fatto “assaporare” ai partecipanti la Sicilia sotto l’aspetto culturale ma anche enogastronomico. “Abbiamo voluto coinvolgere la cittadinanza – spiega Danilo Verde -. E’ stata una cosa unica nella storia delle conferenze di Eabs. La conferenza si “diffonde” nella città di Siracusa e tutta la cittadinanza è coinvolta da quest’evento. Abbiamo organizzato momenti culturali, visite al parco archeologico di Siracusa, alle catacombe di San Giovanni, e poi anche dei momenti culturali in altre città, visite guidate da storici dell’arte”. L’ultima sera anche una coinvolgente performance degli allievi dell’Accademia dell’INDA che hanno interpretato alcuni brani biblici. 


L’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio da anni si dedica agli studi religiosi e alla formazione delle nuove generazioni nell’ambito delle scienze religiose. Al San Metodio si tiene il corso di Baccalaureato e Licenza in Scienze Religiose. L’Istituto è punto di riferimento per studi biblici, teologici e filosofici, ed è anche impegnato nel dibattito culturale. 

“All’interno dell’EABS ci sono più di 70 diversi gruppi di ricerca che studiano la Bibbia da tantissimi punti di vista. C’è un gruppo di ricerca sugli animali e la Bibbia o sull’ecologia, oppure sul corpo nella Bibbia, sul trauma, sul gender: forse l’interdisciplinarietà è la parola chiave. Oggi l’esegesi biblica, alla luce anche di altre discipline, linguistiche, letterarie, la sociologia, tende ad incontrare l’uomo moderno con tutte le sue preoccupazioni, le sue domande” spiega Danilo Verde. Leggere la Bibbia come un prodotto culturale dell’Antico Israele e anche della cristianità antica. 

Prof. Kristin De Troyer

“Tutto ciò che abbiamo nella nostra società le leggi, la morale i principi che guidano il nostro comportamento sociale per gran parte si basano sui testi biblici. Durante la conference gli studiosi presentano le loro ricerche. Lavoriamo all’interno di differenti unità tematiche in cui si studia il Pentateuco, i Profeti, il Nuovo Testamento, la critica testuale, tutti i tipi di ricerca sulla Bibbia. Speriamo di dare un contributo ad una comprensione sempre più approfondita della Bibbia come fondamento della nostra società e del nostro sistema di valori” spiega la prof. dr. Kristin De Troyer, critica testuale dell’antico testamento, Università di Salisburgo. “Il Decalogo è un testo che si trova nel libro dell’Esodo e nel libro del Deuteronomio. Il termine decalogo indica i dieci comandamenti che Dio ha dato al popolo e questa è la base della morale della società occidentale. A proposito del Decalogo abbiamo trovato un papiro che non era stato ancora pubblicato. Negli ultimi dieci anni ho lavorato su questo papiro. L’ho confrontato con tutti gli altri testimoni, con i testi di Qumran, con altri testi ebraici presenti nei manoscritti medievali e conversioni in altre lingue per rilevare quali sono le varianti. Le varianti in quei testi non sono eclatanti. I dieci comandamenti sono sempre lì, ma alcune motivazioni sono differenti e la successione di alcuni elementi è diversa. Quindi a seconda delle versioni che leggiamo questa successione cambia. I testi sono più o meno uguali, ma per gli studiosi le varianti sono interessanti”. 

EABS è formata da giovani ricercatori, dottorandi e professori senior già riconosciuti a livello internazionale. A Siracusa è stata celebrata con una sessione speciale la professoressa Tova Forti della Ben-Gurion University in Israele, che recentemente si è ritirata dal lavoro accademico per raggiunti limiti di età. 

Siracusa e la Sicilia

D’impatto anche la presentazione di Siracusa e della Sicilia di don Nisi Candido e di Danilo Verde che si sono soffermati su alcuni protagonisti che hanno plasmato la storia e la cultura di Siracusa, personaggi che hanno avuto il coraggio di guardare il mondo in modo diverso e di pensare fuori dagli schemi, dalle convenzioni e dalle norme consolidate: da Platone ad Archimede, considerato oggi il punto di partenza per la scienza moderna. Da Teocrito all’apostolo Paolo, che ha lasciato forte la testimonianza della sua fede determinante per lo sviluppo del cristianesimo. Ed infine Lucia, martire siracusana, storia di libertà, resilienza e luce, per concludere con la Scuola poetica siciliana e Nina Siciliana, poetessa italiana del XIII secolo, considerata la prima donna a poetare in volgare, compiendo una vera rivoluzione. Ci sono fenomeni che hanno impoverito la Sicilia, danneggiandone la reputazione, ma dalla Sicilia arriva un nuova narrazione della bellezza e della ricchezza di storia e cultura.

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